Sit-in di protesta e 1.000 firme per un dog-park

È stato una sorta «sit-in» di protesta quello organizzato quest'oggi dai proprietari di cani al Parco dei Poeti di Ascona. Un assembramento spontaneo di una decina di persone, interrotto solo dall’abbaiare festoso dei rispettivi quattro zampe lasciati liberi di correre e giocare tra loro. Intanto i proprietari, convocati tramite una chat di gruppo su WhatsApp, commentavano il recente «giro di vite» nei loro confronti, con gli agenti della Polcomunale che nella zona dell’ex aerodromo e anche nello stesso Parco dei Poeti intervengono sempre più spesso per richiamare all’ordine e multare chi lascia scorrazzare il proprio cane senza tenerlo al guinzaglio. Nell’ex aerodromo, soprattutto, con quelle migliaia di metri quadrati di spazio erboso incolto che invogliano a lasciare gli animali domestici liberi per una bella sgambata. «Ultimamente c’è proprio tolleranza zero nei nostri confronti - ci dice Carlo Candioli, capofila insieme all’amico Bruno Locher dell’azione di protesta per l’eccessivo rigore sui controlli nei confronti dei proprietari di cani ad Ascona -. Oramai non passa giorno che qualcuno di noi non incappi nelle multe e nei richiami degli agenti. Ma insomma, c’è tanto spazio e che male facciamo se lasciamo un po’ liberi i nostri cani? Per la maggior parte sono animali di media e piccola taglia, che non creano assolutamente pericoli o problemi. E invece oramai siamo trattati quasi come delinquenti», ci dice mentre sta proprio passeggiando con il suo cane, tenuto però al guinzaglio. «È una questione di sicurezza, innanzitutto e di ordine pubblico - ci dice il capodicastero polizia Tiziano Broggini -. Raccogliamo sempre più lamentele nella zona da parte di persone, anziani e anche mamme con bambini che non si sentono tranquilli quando vedono aggirarsi liberi questi cani. E sono anche interventi preventivi: non vorremmo capitasse quanto accaduto qualche settimana fa a Locarno, con un pitbull senza guinzaglio che ha assalito e sbranato un altro cane di piccola taglia», commenta Broggini che conferma l’input dato al comando e agli agenti di aumentare i controlli sui cani e i rispettivi proprietari nella zona dell’ex aerodromo.
La petizione
Ma chi ad Ascona possiede un cane non si limita alla protesta contro la «repressione» e le multe che vengono loro appioppate quando sganciano il guinzaglio. Da qualche settimana è stata lanciata una petizione che sollecita l’amministrazione comunale di Ascona a individuare un’area e realizzare un dog-park dove poter lasciare in libertà i rispettivi animali domestici. «La comunità degli amici a quattro zampe che riguarda più di 350 cani registrati nel comune di Ascona chiede un dog-park per lo svago libero dei cani nel rispetto delle regole civili. Questo favorisce la socializzazione dei cani e dei rispettivi padroni utile anche per anziani che soffrono di solitudine», si legge nell’intestazione della petizione, scritta in italiano e tedesco, che ha superato oramai le mille firme che l’hanno sottoscritta. «Aspettiamo di vedere la petizione e, come Municipio, ne valuteremo i contenuti e ciò che ci viene proposto. Voglio solo sottolineare che un dog-park sulla sponda destra della Maggia, a Losone, c’è già. Non è dietro casa, ma non si può pretendere che ogni Comune realizzi un dog-park», conclude Broggini.