Stabio

«Situazione caotica alla Casa anziani Santa Filomena»

I deputati PPD Giorgio Fonio e Lorenzo Jelmini chiedono lumi al Governo dopo «numerosi problemi gestionali» e persino un’errata somministrazione dei farmaci
(Foto Maffi)
Red. Online
06.05.2019 14:44

STABIO - La situazione nella Casa anziani Santa Filomena finisce al centro di una interrogazione di Giorgio Fonio e Lorenzo Jelmini (PPD), che denunciano alcuni episodi avvenuti alla struttura di Stabio, da tempo «al centro di preoccupanti turbolenze».

Nel testo i due deputati sostengono che «i sindacati che tutelano il personale sono stati più volte sollecitati a intervenire per affrontare e risolvere i numerosi problemi gestionali che avrebbero causato, tra l’altro, assenze, malattie e pure dimissioni da parte dei dipendenti. Sembrerebbe che i problemi non siano solo di tipo organizzativo/gestionale, ma, soprattutto, che investano anche gli ospiti e i loro famigliari. Da questo deriva la necessità e l’urgenza di questa interrogazione». «Risulterebbe - scrivono Fonio e Jelmini - ci siano stati negli ultimi mesi casi di errori nell’erogazione delle cure e dell’assistenza agli anziani. Episodi rilevanti, visto che nello specifico si parla di errori nella somministrazione di farmaci come pure erogazione di prestazioni non conformi alle scienze infermieristiche. Per porre rimedio ai numerosi problemi sopra esposti, negli scorsi mesi alcuni collaboratori, proprio nell’intento di ristabilire un ambiente lavorativo e sereno che permetta loro di fornire prestazioni di qualità, hanno preso posizione ufficialmente con uno scritto rivolto alla direzione: inspiegabilmente alcuni di essi invece di essere ascoltati sono stati addirittura sanzionati».

Stando a Fonio e Jelmini, «a rendere ancor più grave la questione risulterebbe che, secondo quanto ci è stato riferito, a segnalare all’Ufficio del medico cantonale i presunti errori medici non sarebbe stata la direzione della struttura sebbene si possa ipotizzare che ne fosse a conoscenza. Questo nonostante i chiari disposti dell’articolo 68a della Legge sanitaria riguardanti gli obblighi di segnalazione previsti per chi dirige una struttura o servizio sanitario». Tutto questo avviene mentre è in corso la procedura per il rinnovo dell’autorizzazione d’esercizio, scaduta il 31 marzo 2019. Per i due deputati popolari democratici è quindi «motivo di preoccupazione la possibilità che tutti i problemi insorti ricadano in qualche modo sul rilascio dell’autorizzazione stessa, eventualità che metterebbe in difficoltà gli ospiti, i famigliari e i collaboratori».

«A nostro giudizio - proseguono - è quindi urgente che la struttura dia concretamente e seriamente seguito alle pressanti indicazioni contenute nel rapporto inviatogli negli scorsi giorni dall’Ufficio del Medico cantonale, che sembrerebbe confermare le preoccupazioni sopra riportate». Il rapporto rileva come «la formazione sulla prevenzione dei maltrattamenti è stata eseguita da Pro Senectute, ma sembrerebbe che le conoscenze acquisite per quanto riguarda il rispetto dei diritti della persona anziana non siano applicate». In alcuni casi, inoltre, sempre secondo il rapporto, sarebbe «stato attuato in modo non corretto il decorso che permette di rilevare errori nello svolgimento delle prestazioni. Questo approccio, che non rispetta i protocolli interni recentemente introdotti, non permetterebbe di far emergere e analizzare eventuali errori ed impedirebbe di attuare i necessari correttivi».