Soazza, canapa invece di computer

BELLINZONA - In quella baracca isolata, situata nella zona del campo di calcio a Soazza, avrebbero dovuto esserci dei computer collegati a dei server. Comprensibile dunque la sorpresa della Polizia cantonale grigionese quando lunedì scorso ha scoperto che invece erano custodite circa 4 mila piantine di canapa. Come appreso dal CdT, il proprietario della piantagione indoor - un 43.enne confederato residente in Ticino, che ha preso in affitto l'edificio nel 2013 in qualità di titolare di una società informatica - l'aveva studiata bene. L'Azienda elettrica aveva infatti dato per scontato che il forte consumo di energia serviva per alimentare i PC. Tutt'altro. La luce era necessaria per coltivare ed essicare la marijuana. L'uomo, peraltro, saldava regolarmente le fatture trimestrali. Lo svizzero tedesco è stato denunciato al Ministero pubblico al pari del suo dipendente, un quarantenne italiano. Mentre l'«erba» è stata distrutta.
Sequestrato pure un fucile
Gli inquirenti hanno smascherato la piantagione dopo essersi imbattuti praticamente per caso proprio nel 40.enne. Quest'ultimo è risultato non essere in possesso del regolare permesso di lavoro. Giunti alla baracca per i controlli di routine, gli agenti si sono trovati di fronte 4 mila piantine di cannabis. «Dai primi risultati delle indagini è emerso che dall'agosto dello scorso anno sono stati venduti parecchi chili di piantine di canapa essicata», hanno reso noto ieri polizia cantonale e Ministero pubblico retico in un comunicato congiunto. Come se non bastasse, è stato sequestrato un fucile con silenziatore carico.