“Sono accuse che contestiamo”

Scontri alla Valascia: almeno 15 dei 18 tifosi ticinesi faranno opposizione contro la decisione del Ministero pubblico per quanto capitato durante la partita fra HCAP e Losanna
I supporter vodesi nelle fasi iniziali del match.
Red. Online
28.11.2018 06:00

AMBRÌ - «Devo ancora discuterne in modo approfondito con i miei clienti visto che ho ricevuto la decisione del Ministero pubblico solo stamattina (ieri per chi legge; ndr.), ma l'intenzione è quella di opporsi». L'avvocato Costantino Castelli difende 15 dei 18 ticinesi accusati di aver partecipato ai disordini scoppiati lo scorso 14 gennaio alla Valascia dopo la partita fra l'Hockey club Ambrì Piotta (HCAP) ed il Losanna. La Procura ieri ha emanato 39 decreti d'accusa per gli scontri di quella terribile domenica. Oltre ai tifosi biancoblù residenti a sud delle Alpi, si tratta di 13 persone domiciliate nel canton Vaud, 6 in altri cantoni e 2 in Germania. Le principali ipotesi di reato nei loro confronti sono quelle di sommossa, violenza contro i funzionari, danneggiamento e dissimulazione del volto. Per alcuni vi è pure, abbiamo appreso, l'infrazione alla Legge federale sugli esplosivi. L'incarto è nelle mani del sostituto procuratore generale Nicola Respini.

Le immagini di quanto successe quel pomeriggio di dieci mesi fa saranno difficili da rimuovere per chi le ha vissute da inconsapevole e impaurito spettatore. Scene di ordinaria follia che fortunatamente si vedono raramente sulle piste di ghiaccio e negli stadi di calcio svizzeri. Molti i genitori con bambini che assistettero impietriti a quanto capitò fuori e dentro la Valascia. «Ma i miei assistiti non hanno colpe. Si sono difesi dall'assalto dei supporter del Losanna che li hanno aggrediti. Le dirò di più. I tifosi dell'HCAP sono intervenuti anche per tutelare l'incolumità delle famiglie presenti sugli spalti», puntualizza interpellato dal CdT l'avvocato Costantino Castelli. Il quale chiederà pertanto il proscioglimento dei 15 tifosi da lui patrocinati. Data per assodata l'opposizione ai decreti d'accusa, 13 fan biancoblù compariranno davanti al giudice della Pretura penale, mentre per gli altri due ci sarà il rinvio a giudizio di fronte alla Corte delle Assise correzionali. Qualora fossero ritenuti colpevoli la pena massima sarebbe di 120 giorni di detenzione sospesi con la condizionale.

Va detto, per completezza d'informazione, che dei 39 decreti d'accusa firmati dal sostituto procuratore generale Nicola Respini solo 7 sfocerebbero in un dibattimento alle Correzionali qualora i diretti interessati facessero opposizione. Purtroppo non conoscendo gli avvocati dei 13 fan del Losanna, delle 6 persone domiciliate oltralpe e dei due supporter germanici non possiamo anticiparvi le loro intenzioni. Ma è molto verosimile che si arriverà pure in questo caso in aula penale. Con una linea difensiva, però, diametralmente opposta a quella dell'avvocato Costantino Castelli. I losannesi diranno infatti che sono stati quelli dell'HCAP ad aggredirli per primi e loro non hanno fatto altro che proteggersi dall'attacco.

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