Sotto la lente

Sono soltanto due, ma sono "forti"

Perequazione finanziaria 2023 dei Grigioni: nel Moesano Soazza e Buseno dovranno versare dei contributi ai Comuni più "deboli" – Il più "ricco" è Ferrera che ha meno di 100 abitanti
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
18.08.2022 13:00

Uno in Mesolcina e l’altro in Calanca. Sono due i Comuni considerati “forti” secondo la perequazione finanziaria del Canton Grigioni per il 2023 svelata oggi dal Consiglio di Stato. Si tratta di Soazza e di Buseno con un indice superiore a 100 punti; rispettivamente di 153,3 e 126,7. Ciò vuol dire che saranno chiamati a versare dei contributi agli enti locali ritenuti “deboli”, nella fattispecie si tratta di quasi 110 mila franchi nel primo caso e di circa 19 mila nel secondo. Buona parte degli altri enti locali del Moesano si situano – consentiteci l’espressione – in una posizione di metà classifica: Castaneda (con uno stato dell’indice di 84,3 punti), Rossa (79,1), Mesocco (77,4), Santa Maria (77,3), San Vittore (76,9), Grono (75) e Cama (71,1). Un po’ più distaccati troviamo, infine, Roveredo (56,9), Lostallo (54,2) e Calanca (51,4).

Zona cuscinetto

A mo’ di paragone segnaliamo che il paese più “ricco” dei Grigioni è Ferrera, nella regione Viamala, meno di 100 abitanti, con un indice di 524,2 punti che dovrà versare oltre 400 mila franchi a chi è messo peggio. Mentre quello più “povero” è Furna, in Prettigovia, circa 200 residenti, con uno stato dell’indice di 39,2 punti. E che incasserà 656 mila franchi. Quasi tutti i Comuni del Moesano si piazzano, insomma, nella zona cuscinetto, fatta eccezione come detto di Soazza e Buseno che rientrano fra i 39 enti locali retici finanziariamente forti e di Roveredo, Lostallo e Calanca che arrancano rispetto agli altri “cugini” mesolcinesi e calanchini. La capitale Coira ha un indice di 88 punti ed incasserà quasi 2 milioni di franchi.

Le cifre nel dettaglio

Complessivamente ai 101 Comuni grigionesi nel 2023 verranno concessi sussidi pari a 62,4 milioni così suddivisi: 41,3 saranno finanziati dal Cantone, il resto dagli enti locali finanziariamente forti. I 61 Comuni deboli riceveranno circa 35 milioni (+1,2 milioni rispetto al 2022). In questo modo, assieme alle risorse proprie, ogni villaggio raggiungerà una dotazione minima pari al 72,5% della media cantonale: “Rispetto all’anno precedente il potenziale di risorse determinante per il calcolo della perequazione delle risorse per l’anno di perequazione 2023 è aumentato di 10,8 milioni di franchi raggiungendo 848,7 milioni franchi (+1,3 %) per tutti i Comuni. L’aumento è dovuto in particolare alle maggiori entrate fiscali - rileva il Governo -. Le imposte delle persone fisiche (imposte sul reddito e sulla sostanza nonché imposte alla fonte) contribuiscono con 579,8 milioni di franchi a circa il 67,8 per cento del potenziale di risorse totale. Inoltre nel calcolo sono confluiti le entrate fiscali delle persone giuridiche (86,7 milioni), i canoni d’acqua e gli indennizzi (60 milioni) nonché i valori fiscali degli immobili (122,2 milioni), che sono tenuti in considerazione con un valore pari all’1,5 per mille”.