Sonvico, rispunta l'antenna

LUGANO - Non c'è due senza tre: dopo poco più di due anni di silenzio, a Sonvico si torna a parlare di antenne di telefonia mobile. Ed è già polemica. Ieri Swisscom ha infatti pubblicato una domanda di costruzione per un impianto che dovrebbe sorgere su un terreno privato in Strada Növa, nel nucleo del paese. La posizione si trova a circa cento metri dalla casa di riposo San Filippo Neri, sulla quale nel 2013 la compagnia telefonica avrebbe voluto installare un impianto. Swisscom aveva poi ritirato il progetto, dopo la revoca dell'accordo da parte della Curia (proprietaria del terreno) e dopo che gli abitanti della zona avevano presentato cinque opposizioni corredate da 1.200 firme. L'antenna avrebbe dovuto sostituire quella di Dino, ormai desueta, che infatti alla fine del 2014 è stata smantellata senza più trovare soluzioni alternative.Un primo tentativo di sostituirla era già stato avviato nel 2008, ma la concessione da parte dell'allora Municipio di Sonvico di una licenza edilizia a Swisscom e Orange aveva suscitato forti timori e contrarietà, che erano sfociati in opposizioni, ricorsi, serate informative e una petizione che aveva raccolto più di 1.100 firme, oltre a portare alla costituzione dell'associazione Territori Vivibili.Ora la stessa associazione si è attivata per la terza volta e vuole contrastare questo nuovo tentativo da parte di Swisscom. Ieri ha spedito a tutti i fuochi dell'area interessata dall'esposizione alle emissioni (610,25 metri) un'opposizione da firmare. Oltre a questa, si preannunciano altre opposizioni di privati cittadini.«Il nostro è un territorio già ben servito. Ci si chiede per quale ragione l'istante intenda incrementare la rete con la tecnologia 4G ("quarta generazione" con onde potenti e molto aggressive) visto che la potenza proposta è sproporzionata alle necessità dalla popolazione» sostiene, sottolineando che l'impianto sorgerebbe «in una zona densamente abitata e protetta, con carattere prettamente residenziale, situata nelle immediate vicinanze di una struttura ospedaliera, della scuola elementare, di asili e del parco giochi».