Progetto

Sorengo si prepara al tempo delle mele

Il Municipio vuole creare un frutteto al centro del paese - Il parco sarà un luogo d’incontro intergenerazionale e uno spazio educativo per i bambini delle scuole
In mezzo al giardino sorgerà un sentiero. © Shutterstock
Chiara Nacaroglu
09.11.2020 06:00

Dare vita a un luogo di condivisione e incontro per persone di tutte le età grazie a... un frutteto. È quanto si vuole fare a Sorengo, dove il Municipio ha licenziato negli scorsi giorni un messaggio con la richiesta di credito di 40.000 franchi per creare un meleto al centro del villaggio.

Il progetto - che nasce da una mozione inoltrata un paio di anni fa dai consiglieri comunali Barbara Migliavacca Nasciolli e Sergio Cameroni - prevede di creare un parco con ventinove alberi da frutto ad alto fusto, un sentiero e qualche panchina. Un’oasi bio, questo il nome scelto, pensata in collaborazione con l’alberoteca di Sala Capriasca che ha elaborato un piano per la scelta delle varietà di mele e della composizione delle piccole aiuole che accoglieranno il visitatore all’interno del parco e svolgeranno una funzione ecologica. I quattro accessi saranno infatti contrassegnati dalla piantumazione di siepi miste e al centro si snoderà un sentiero largo oltre un metro.

«Il terreno è di proprietà del Comune - spiega la sindaca di Sorengo Antonella Meuli - e da decenni si presenta come un prato non fruibile dagli abitanti. Il frutteto vuol dar loro finalmente la possibilità di riappropriarsi e godere di questo spazio verde». La piantumazione dei frutti, precisa, non compromette l’edificabilità del terreno. Meuli è convinta che questo progetto sarà in grado di «aumentare la qualità di vita degli abitanti del paese». L’area è molto accessibile poiché collegata al marciapiede pedonale che da Cortivallo scende al laghetto di Muzzano.

Il luogo scelto per dar vita al frutteto si presta bene al concetto di spazio intergenerazionale poiché si trova vicino sia alle scuole dell’infanzia ed elementari, sia alla casa anziani Al Pagnolo. Si vorrebbe inoltre estendere la collaborazione alla gestione del meleto con Otaf e in zona vi è il cantiere per la costruzione del nuovo centro civico che prevede anche appartamenti per la terza età.

«L’idea - continua la sindaca - è coinvolgere la popolazione in varie attività legate all’oasi come la raccolta delle mele e la produzione del succo, ma anche organizzare momenti educativi per le scuole». Stando al progetto, infatti, lo spazio è immaginato non solo come luogo d’incontro ma anche come spazio educativo.

Lavori commissionali permettendo, il messaggio arriverà sui banchi del Consiglio comunale durante la prossima seduta, prevista a metà dicembre.