Lugano

Sorpasso di spesa al Maglio: un via libera tra le critiche

Approvato dal Consiglio comunale, seppur con una corposa sforbiciata, il credito suppletorio per il centro sportivo – Chiesto maggiore rigore nella progettazione – Ghisletta: «Questioni geologiche sottovalutate, probabile un contenzioso»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Valentina Coda
24.11.2025 23:05

Sì, vista l’importanza del progetto, ma il sorpasso di spesa per il centro sportivo al Maglio ha fatto storcere il naso a buona parte del Consiglio comunale. Tanto che il credito suppletorio richiesto dal Municipio di 7,4 milioni di franchi è stato sì approvato (con 42 voti favorevoli e 12 contrari), ma ha subìto una corposa sforbiciata di 1,2 milioni come richiesto da un emendamento della Commissione della gestione, che non ha riconosciuto l’importo per le spese supplementari avanzate da tre imprese. Il costo totale dell’opera – negli anni è lievitato più volte a causa di vari aggiornamenti e imprevisti – ammonta ora a oltre 51 milioni (con vari contributi finanziari).

Malumori da destra a sinistra

Che il sorpasso di spesa fosse destinato a creare malumori tra i banchi del Legislativo era pressoché evidente. Bastava leggere i rapporti delle commissioni dell’Edilizia e della Gestione incaricate di vagliare il messaggio municipale. La Gestione, ad esempio, non ci è andata tanto per il sottile parlando di «impressionante crescita dei costi in tutte le fasi di sviluppo del progetto e della sua esecuzione». Motivo per cui aveva ridotto il credito a 6,2 milioni, non riconoscendone 1,2 di spese supplementari delle imprese. Particolarmente criticata, però, è stata la gestione poco oculata dell’investimento da parte della Città. E in aula, il relatore Michele Malfanti (Centro) ha ribadito il concetto spiegando che «la sensazione è che si sia fatto capo a tutte le spiegazioni tecniche disponibile per giustificare una ulteriore richiesta di credito senza introdurre una riflessione più ampia: quella della gestione di progetti complessi e di una certa dimensione». Toni forti anche dall’Edilizia (relatori Giovanni Albertini, Avanti, e Lucia Minotti, Lega), che ha approvato il messaggio municipale pur non nascondendo una certa preoccupazione. «Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una richiesta di credito suppletorio su un’opera già avviata, con il Consiglio comunale chiamato a ratificare decisioni che derivano da imprevisti emersi in cantiere», scrivevano i commissari che chiedevano alla Città maggiore rigore nella progettazione.

Breve inciso: durante la realizzazione dell’opera sono subentrati alcuni imprevisti e criticità (come, ad esempio, l’omologazione del campo principale per le partite di 1. Lega e l’impermeabilità del terreno) che hanno determinato il prolungamento dei tempi di esecuzione e un aumento dei costi di costruzione. Ma questo superamento, secondo Carlo Zoppi (La Sinistra), «poteva non essere un problema se negli anni non avessimo accumulato sorpassi di spesa che sommati portano a cifre impressionanti». I riferimenti spaziano dall’autosilo Riva Bianca di Castagnola alle Elementari di Viganello, dalla sede della DSU fino alla riorganizzazione «caotica» del porto alla Foce. «È sempre frustrante dover approvare dei superamenti di credito quando i soldi sono stati già spesi. Sembra di analizzare le cose quando i buoi sono già scappati dalla stalla», ha esordito dal canto suo Raide Bassi (UDC). Sulla stessa lunghezza d’onda anche Natalia Ferrara (PLR-PVL), ricordando che «l’autorità politica ha una grande responsabilità: scegliere con chi realizzare le opere. Possono capitare gli imprevisti, ma se c’è un sorpasso di spesa bisogna prevedere delle misure di rientro». Danilo Baratti (I Verdi), invece, ha lanciato una frecciatina agli altri partiti, che «hanno approvato le meraviglie del PSE e ora si trovano scocciati dal superamento di spesa». Le motivazioni che hanno portato al sorpasso di spesa sono state spiegate dal capodicastero Immobili, Raoul Ghisletta, ammettendo che «è normale saltare sulla sedia quando ci sono queste cifre. Buona parte delle cause che hanno portato all’aumento dei costi, e presentate dalla direzione lavori, sono legate a una questione geologica, che è non stata purtroppo affrontata all’altezza della situazione. Motivo per cui ci sarà probabilmente un contenzioso in tribunale». Dal canto suo, il vicesindaco Roberto Badaracco ha rispedito al mittente le accuse sugli esempi dei sorpassi di spesa chiedendo di «evitare discorsi ideologici». «Le spiegazioni sono chiare: delle perizie geologiche fatte male hanno portato al superamento dei costi. Non so se si è capito: grazie a questo progetto avremo un parco dello sport».

Bocciato infine un altro emendamento, presentato da Cristiano Canuti (La Sinistra), che chiedeva di tagliare il credito per l’omologazione del campo principale per le partite di 1. Lega.

All’ordine del giorno anche la richiesta di credito di 970.000 franchi per la realizzazione del progetto intermedio di piazza Molino Nuovo dopo l’altolà del Cantone alla demolizione del «sombrero». L’intervento, lo ricordiamo, è retto da una collaborazione fra ente pubblico e La Mobiliare. Il progetto era stato visto di buon occhio dalla Gestione perché «dà in tempi brevi una risposta adeguata» alla riqualificazione della piazza che la cittadinanza chiede da anni. Il Legislativo ha dato seguito alla richiesta approvando il credito.
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