Sospiro di sollievo per FC Lugano, HCL e Tigers: merito della Città

Anche la Città di Lugano fa la sua parte e tende una mano al FCL, all’HCL e al Lugano Basket. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale approvando, con 39 voti favorevoli e uno contrario, il messaggio municipale urgente che prevede di aiutare i club con tre fideiussioni, valide dieci anni, del valore complessivo di 1.435.000 franchi a garanzia dei prestiti concessi dalla Confederazione per le aziende colpite dalla pandemia. Sono prestiti a interesse zero, ma i soldi prima o poi vanno restituiti e la Città coprirà le spalle alle squadre. «Un atto di fiducia nei confronti dei nostri club» lo ha definito il capodicastero finanze Michele Foletti. La decisione del Legislativo è stata preceduta da un’accesa discussione sulla concessione della clausola dell’urgenza (criticata dal Gruppo PS). Soddisfatto il capodicastero sport Roberto Badaracco: «Si tratta di realtà sportive d’eccellenza, squadre che competono ai massimi livelli e hanno un legame forte con la città, di cui rappresentano l’immagine». Badaracco sottolinea poi l’importanza che i club rivestono dal punto di vista economico con un «importante giro d’affari e centinaia di posti di lavoro». Dal canto suo, il CEO dell’HCL Marco Werder ringrazia la politica luganese «che ha riconosciuto l’importanza dello sport sia come datore di lavoro che nel suo ruolo sociale come sviluppatore del settore giovanile. Il club - continua - ha un centinaio di dipendenti a tempo pieno, quasi 400 ragazzi e 120 volontari che aiutano a portare avanti l’attività giovanile».
Gli effetti della COVID
Il direttore generale del FC Lugano, Michele Campana, sottolinea come la pandemia abbia avuto «effetti devastanti sulla liquidità e sulle entrate del club». «Dopo averci tolto la possibilità di ricorrere al lavoro ridotto a fine maggio, l’unico strumento a nostra disposizione per facilitare il pagamento dei salari e di altre spese correnti è stato proprio questo prestito. Se avessimo dovuto fornire il 25% di garanzia saremmo stati costretti a bloccare le poche entrate sicure che abbiamo». Infatti, come impone l’articolo 13 della legge COVID-19, per le società sportive la concessione dei prestiti è condizionata dalla presenza di garanzie riconosciute dall’autorità federale e corrispondenti a un quarto dell’importo richiesto. Nel dettaglio, la fideiussione solidale a favore dell’Hockey Club ammonta a 900 mila franchi su una richiesta totale di 5 milioni, mentre quella a sostegno del Football Club a 525 mila franchi su una richiesta totale di 3,5 milioni. «Solo» 10.000 franchi invece la fideiussione per l’Associazione Lugano Basket, inserita con un emendamento al messaggio ieri sera. A chiudere il cerchio due contributi di 350 mila franchi messi a disposizione dal Cantone tramite il Fondo Sport-toto, sempre a garanzia dei prestiti.
Un migliaio di giovani
Tra le motivazioni che hanno spinto la Città a intervenire vi sono i movimenti giovanili. Su un totale di 1.700 giovani in Ticino, circa un migliaio sono proprio legati ai due club luganesi. Da non sottovalutare è poi il progetto del nuovo Polo sportivo: «Se puntiamo a sostenere le società sportive con nuove strutture, - dice il capodicastero - non possiamo impedire loro di avere un po’ di ossigeno ora che ne hanno davvero bisogno». Anche il ruolo sociale svolto nell’offerta di svago e distrazione, elementi ritenuti essenziali per superare momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, è stato tenuto in considerazione. Le partite in televisione non sono sufficienti neanche dal punto di vista economico. Se nelle principali leghe internazionali la maggior parte delle entrate è composta dai diritti televisivi in Svizzera è l’opposto, perché l’incasso di diritti non si avvicina minimamente agli introiti legati alla vendita di biglietti, abbonamenti, all’accoglienza e alla ristorazione. Tutti elementi azzerati dalla pandemia.

Si sente la mancanza degli spettatori
Sotto l’egida della Camera di Commercio è stato costituito il Gruppo «SPorTI», che raggruppa le squadre sportive professionistiche ticinesi. Per capire l’importanza del settore per l’economia ecco qualche numero della stagione 2018-2019, l’ultima prima della pandemia. Nel loro insieme i club hanno raggiunto i 66 milioni di franchi di cifra d’affari dando lavoro a 440 collaboratori e a 350 collaboratori esterni. I fornitori esterni sono stati 1.200 e 402.000 gli spettatori paganti. Oltre 1.700 i ragazzi e le ragazze dei settori giovanili in formazione.