In aula

Spaccio a Lugano, condannati tre «pesci piccoli»

Prime condanne nell'ambito di una lunga e articolata inchiesta coordinata dal procuratore pubblico Nicola Borga che coinvolgerebbe almeno sei persone – Tensioni fuori dall'aula tra un imputato, la sua compagna e il suo avvocato
©Chiara Zocchetti
Federico Storni
16.07.2024 17:55

Sono arrivate le prime condanne nell’ambito di una articolata e lunga inchiesta relativa a un ingente giro di spaccio soprattutto nel Luganese. Come si è appreso a margine dei tre procedimenti con rito abbreviato tenutisi oggi di fronte al giudice delle Assise correzionali Siro Quadri, l’inchiesta coinvolgerebbe almeno sei persone e una delle presunte figure di vertice – un uomo residente nel Luganese che respingerebbe gran parte degli addebiti – dovrebbe andare a processo a fine agosto. L’inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Nicola Borga.

Tensioni fuori dall’aula

Ora di allora la vicenda diverrà più chiara. Nel frattempo oggi alla sbarra sono comparsi, in momenti diversi, tre cosiddetti «pesci piccoli»: uno spagnolo, un croato e un dominicano. I tre hanno fra i 25 e i 35 anni, sono residenti a Lugano e hanno spacciato (e in alcuni casi consumato) cocaina, hashish e marijuana fra metà 2023 e l’arresto all’inizio di questa primavera. Sono stati condannati a 12, 18 e 8 mesi di carcere sospesi con la condizionale.

Nel caso del dominicano, il patteggiamento ha in realtà rischiato di saltare per una questione di soldi sequestrati ma rivendicati (senza prove agli atti) dalla sua compagna, estranea al procedimento. Al riguardo vi è stata una discussione tesa fra i due e il patrocinatore dell’uomo, l’avvocato Daniel Ponti, al di fuori dell’aula penale minore; discussione poi tracimata anche all’interno, con il giudice Quadri che ha dovuto faticare per mantenere l’ordine. La questione è poi parsa rientrare e la proposta di pena è stata accolta. I soldi sono rimasti in sequestro conservativo.