Tre Valli

Spitex torna a crescere, ma manca personale

Dopo le difficoltà a causa della pandemia e soprattutto del lockdown, nel 2021 e 2022 il servizio di assistenza e cura a domicilio della Regione è stato in ripresa – Intanto però da quest'anno ci si appoggia su un servizio privato per colmare l'insufficiente numero di operatori sociosanitari
Un sostegno a malati e anziani. © CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
22.02.2023 11:00

Torna a crescere l’attività di Spitex Tre Valli, il servizio d’assistenza e cura a domicilio di interesse pubblico che eroga le proprie prestazioni nel comprensorio della Regione Tre Valli. Questo dopo un primo anno di stallo dovuto all’apparizione della pandemia. Se infatti nel 2020 l’annata era stata segnata da una battuta d’arresto per quanto concerne l’erogazione di prestazioni delle cure di base, verificatasi soprattutto durante il lockdown, dal 2021 si è potuta notare una netta ripresa in tutti i settori di attività. Una ripresa che si è confermata anche nel corso del 2022, benché in maniera meno decisa. È quanto emerge dal bilancio riportato nel programma dell’ente per il 2023, in cui si guarda appunto anche indietro. E proprio per quest’anno, si stima di poter «raggiungere il monte ore che avevamo inizialmente pensato di erogare già nell’anno 2022», si legge ancora nel documento che sarà discusso mercoledì 8 marzo alle 18 nella sala del Consiglio comunale di Serravalle, a Malvaglia, nel corso dell’assemblea dei delegati della Regione Tre Valli, che fa da cappello al servizio Spitex. Nella stessa occasione, oltre al preventivo 2023 del servizio di cura che stima un avanzo di 21.900 franchi, verrà votato pure il consuntivo 2021, anno in cui si è tornati nelle cifre nere (avanzo di 566.000 franchi) dopo tre esercizi in perdita.

Pensionamenti difficili da «recuperare»

Per quanto riguarda il personale, si è verificata una flessione nel settore degli operatori sociosanitari ed aiuto familiari. «Questa è data dal fatto che in questi anni abbiamo avuto un discreto numero di pensionamenti e prepensionamenti di collaboratori attivi in quest’ambito. Gli stessi, malgrado gli sforzi formativi che costantemente vengono profusi, sono di difficile rimpiazzo in quanto vi sono pochi candidati disponibili sul mercato del lavoro nella nostra regione», si evidenzia ancora nel programma. Per ovviare a queste difficoltà di reclutamento di personale e far fronte ai normali picchi di attività che si presentano durante l’anno il Consiglio direttivo ha deciso di sperimentare una collaborazione con un servizio privato. Si tratta di Curasuisse, a cui «si demanderanno le cure assistenziali per alcuni nuovi utenti selezionati (secondo dei criteri stabiliti) mantenendone la gestione, la supervisione e la responsabilità della presa a carico, a garanzia della qualità dell’assistenza erogata».

Tra salute mentale e cure palliative

Nel 2023 si conta anche di «migliorare ulteriormente la presa a carico specialistica degli utenti con problematiche nel campo della salute mentale così come l’accompagnamento delle persone in cure palliative». Nel primo caso, si sta consolidando il gruppo di infermieri specializzati in salute mentale grazie anche alla collaborazione con la responsabile e referente del GPP (Gruppo psichiatria e psicogeriatria) di ALVAD (lo Spitex di Locarnese e Vallemaggia) e dei medici psichiatri. In particolare si sta rafforzando la formazione continua degli infermieri specializzati e la loro condivisione delle situazioni più complesse e delicate (di difficile gestione) con gli psichiatri di riferimento. Riguardo invece alle cure palliative, si segnala che sono in formazione continua tre infermieri che stanno conseguendo il diploma di studi avanzato in Cure palliative, «con l’intento di poter implementare meglio le stesse all’interno delle tre équipe del Servizio mantenendo e rafforzando la collaborazione con Hospice».