Sport, natura e cultura per promuovere il territorio

Biasca, situata nel cuore delle Tre Valli, ha tutte le potenzialità per sviluppare un’offerta in ambito sportivo, culturale e ricreativo. Potenziale che però oggi è sfruttato solo in parte. Lo evidenzia lo studio eseguito dal Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI che martedì il Municipio ha presentato alla popolazione con una serata pubblica in modalità online. Denominato «Masterplan Biasca Sportiva ricreativa (BIASPRI): dalla pianificazione strategica alla gestione operativa in un’ottica imprenditoriale di innovazione aperta», il lavoro coordinato dal docente-ricercatore Andrea Huber, del Centro competenze management e imprenditorialità, evidenzia i progetti faro per i quattro assi strategici considerati: sport associativi; sport, discipline e attività fisiche libere; cultura e società; turismo e strutture d’accoglienza. Partiamo da quest’ultimo.
Carenza di strutture ricettive
L’analisi della SUPSI mette in evidenza che, malgrado sia una località comoda e funzionale per scoprire e vivere la regione delle Tre Valli, Biasca sia carente di infrastrutture ricettive-alberghiere di modo che l’offerta è poco attrattiva per i visitatori di giornata e per i turisti. Come rimediare? Creando un ostello sul modello di Gioventù e Sport in cui ospitare gruppi di persone, che siano membri di associazioni sportive o turisti. Tra le varie ipotesi da vagliare, la SUSPI propone di sfruttare l’area dell’ex Arsenale. «Siamo consapevoli che questo è uno dei tasti dolenti» ammette Joël Rossetti, capodicastero Opere sociali, sport e tempo libero, turismo, che per il Municipio ha partecipato ai lavori di allestimento del Masterplan. «Difficilmente con le sole sue forze – aggiunge Rossetti - il Comune potrà realizzare il nuovo ostello. Per questo motivo sarà necessario sondare un partenariato pubblico-privato». Più in generale, per la gran parte delle suggestioni che scaturiscono dal Masterplan, che hanno suscitato grande interesse in seno all’Esecutivo biaschese, sarà imperativo instaurare una collaborazione con i vari attori presenti sul territorio: oltre alle varie società e associazioni sportive e culturali, si dovranno coinvolgere gli altri Comuni delle Tre Valli, l’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino e l’Ente regionale di sviluppo. «I vari partner – rileva a tal proposito il municipale - hanno già mostrato il loro interesse ad implementare i progetti faro proposti dal Masterplan. Ora, anche in considerazione della situazione economica non facile a causa della pandemia, si dovrà valutare attentamente su quali puntare prioritariamente». A dire il vero, una delle suggestioni emerse dall’analisi della SUPSI è già stata implementata: si tratta del sentiero poetico che dalla Casa per anziani porta al Centro sportivo al Vallone. Sentiero realizzato dal Patriziato biaschese lungo il quale il locale Circolo di cultura ha posato dei pannelli attraverso i quali ascoltare e leggere alcuni testi del poeta dialettale Spartaco Rossi. Quest’iniziativa si inserisce nel progetto di valorizzazione del bosco nella zona della Buzza. Nel frattempo, per restare nell’ambito dell’offerta culturale, va segnalato l’avvio dei lavori di costruzione dell’edificio che garantirà nuovi spazi espositivi ed una sala per eventi e conferenze a Casa Pellanda.
Treni storici sulla linea di montagna
Sempre al riguardo dell’asse strategico cultura e società, il Masterplan cita il progetto Swiss Railpark: promoso dal Club San Gottardo, associazione attiva in Ticino nel restauro e nella conservazione di materiale ferroviario e nell’offerta di viaggi turistici con convogli storici, mira a creare la propria base operativa negli immobili delle Officine FFS di Biasca e a valorizzare la linea ferroviaria di montagna.
Piattaforma digitale
Ma veniamo all’asse strategico delle attività sportive: il progetto faro del Masterplan consiste nella creazione di un portale, una piattaforma digitale e/o uno sportello unico grazie al quale offrire attività di sostegno, reti e servizi di consulenza comunali o regionali a favore di società sportive. L’obiettivo è quello di sfruttare le opportunità e ottimizzare la gestione delle infrastrutture attuali e quelle previste per il prossimo futuro, in particolare con la creazione del nuovo polo scolastico della Bosciorina. Per quanto attiene alle attività sportive nella natura (canyoning, bouldering, arrampicata, mountain bike e via discorrendo) lo studio della SUPSI propone la creazione di un «outdoor park», una casa per gli sport e le attività fisiche libere, per l’intera regione delle Tre Valli. In quest’ottica, Biasca potrà fungere da centro per le attività di co-produzione di iniziative, attività di supporto per gli attori della regione, senza dimenticare l’attività di coordinamento, comunicazione e promozione. Un’altra proposta è quella di realizzare una o più postazioni per il cosiddetto Street Workout, cioè per l’allenamento eseguito in parchi attrezzati di parallele, spalliere e sbarre per le trazioni.
I progetti faro e le iniziative proposti dalla SUPSI sono dunque parecchi. Alla compagine municipale che scaturirà dalle elezioni del prossimo 18 aprile toccherà il compito di stilare una lista di priorità e, compatibilmente con la disponibilità finanziaria del Comune e con gli altri progetti già in gestazione, decidere se e da quali partire per sviluppare l’offerta sportiva, culturale e ricreativa a beneficio della popolazione ma anche con importanti ricadute a livello turistico.