Spuntano caselle postali nel parcheggio

Per qualcuno, è l’ennesima dimostrazione del disinteresse di fornire prestazioni di qualità alla collettività, per altri, è comunque una soluzione accettabile in un’epoca segnata dallo smantellamento dei servizi pubblici di base: di certo, a Vacallo sta facendo discutere la scelta della Posta, dopo la chiusura della propria sede locale con gli sportelli il 23 novembre, di collocare all’aperto, in un luogo discosto dall’agenzia postale inaugurata una decina di giorni fa, l’impianto con le caselle postali. Lo stesso, prima situato nello stabile di via Guisan che ospitava l’ufficio postale, è stato spostato nel parcheggio comunale annesso al parco giochi. Nonostante il piccolo riparo montato in cima alle caselle postali, il luogo, constatano diversi residenti, è esposto alle intemperie, col pericolo, quindi, che la corrispondenza possa essere rovinata da acqua e vento. Perché l’impianto, si chiede più d’uno, non ha trovato sede all’interno dell’agenzia postale aperta nel negozio di alimentari La Veranda? «La Posta - spiega Marco Scossa-Lodovico, responsabile Comunicazione Sud del Gigante giallo - ricerca in genere un’ubicazione in prossimità del nuovo partner. Qualora ciò non sia possibile, può avvenire che le caselle vengano collocate nelle immediate vicinanze, valutando con il Comune una superficie idonea anche dal punto di vista dell’accessibilità. La Posta non ha peraltro l’obbligo di garantire ovunque l’offerta di caselle postali, in quanto soddisfa il proprio incarico di fornire prestazioni di base tramite il recapito a domicilio». Inoltre, osserva il nostro interlocutore, «la decisione riguardo il posizionamento di un impianto caselle, che avviene in accordo con le autorità comunali in quanto necessita di un’autorizzazione specifica, è presa sulla base di diversi fattori. Fra questi, ad esempio, la raggiungibilità rispetto alle vie di accesso, sia con mezzi privati che pubblici, lo spazio disponibile, la presenza di posti auto, l’eventuale “disturbo” generato da chi fa capo all’impianto arrecato al vicinato, alla circolazione del traffico, e altri fattori. Un posizionamento nei pressi di altre attività, in luoghi dove la clientela si reca per fare capo anche ad altri servizi, si presta in modo particolare. Su superfici private serve evidentemente l’accordo del proprietario, e talvolta dell’assemblea condominiale, nel caso ad esempio di proprietà per piani». Nella fattispecie vacallese, Scossa-Lodovico non ravvede particolari problemi. «In mancanza di spazi al coperto, a volte, gli impianti vengono posizionati all’esterno per i motivi esposti sopra. Si tratta ad ogni modo di impianti previsti e costruiti espressamente per un loro posizionamento all’esterno e in nessun caso la corrispondenza è esposta alle intemperie. Del resto lo stesso avviene per le buche delle lettere della Posta e per le cassette delle lettere private». All’utenza non resta che adattarsi, anche perché «la soluzione adottata a Vacallo per le caselle postali è stata concertata con le autorità e risulta definitiva. Ancora in valutazione è per contro la collocazione definitiva della buca delle lettere, per ora posizionata accanto all’impianto con le caselle. Anche in questo caso, stiamo verificando la possibilità di ottenere le necessarie autorizzazioni per un’ubicazione alternativa».