Sta arrivando l’Archetto per i giovani in difficoltà

Fervono i lavori a Villa Brenni e attorno all’edificio in stile Liberty a Mendrisio. Fra qualche mesa sarà infatti pronto il nuovo foyer per adolescenti in difficoltà chiamato Archetto che sarà gestito dalla Fondazione Canisio di Riva San Vitale. Fondazione che già amministra il Centro educativo per minorenni Arco proprio a Riva.
Negli scorsi giorni è scaduto il termine per l’inoltro delle candidature per il personale che sarà operativo a Villa Brenni: educatori, psico-educatori e infermieri pediatrici. Nell’annuncio di lavoro era indicato il 1. agosto come data di inizio del rapporto professionale. Segno quindi che l’Archetto sarà pronto nei tempi previsti dettati dalla ristrutturazione della villa di inizio Novecento e dalla costruzione di un corpo esterno. Al momento della presentazione della domanda di costruzione, l’investimento era stimato a oltre 2 milioni di franchi.
Struttura residenziale
La Comunità psico-educativa Archetto sarà in sostanza una struttura clinica e terapeutica residenziale per ragazzi e ragazze dai 10 ai 14 anni. Il foyer avrà la capacità di ospitare in permanenza, 24 ore su 24, otto giovani e due educatori. Si tratta di adolescenti con una vita difficile che all’Archetto avranno la possibilità di trovare una rete socio-sanitaria di supporto.
La logistica
Come spiegato in precedenza, il progetto prevede in primis il restauro della villa nel centro di Mendrisio, situata su una collinetta e visibile anche da lontano per la sua caratteristica torretta che svetta in un angolo del tetto. La villa padronale si estende su tre piani, uno seminterrato e due fuori terra. Il progetto prevede, nel seminterrato, la creazione di un locale gioco, una sala cinema per i ragazzi, un locale tecnico e spazi di servizio. Al piano terra un guardaroba, un ufficio, un locale polivalente con annessa cucina. Al primo piano troveranno invece spazio sette camere da letto e tre locali servizio.
La parte psicopedagogica
Il progetto prevede anche la creazione di nuovi spazi nel parco della proprietà per la parte psicopedagogica. Un nuovo edificio si sviluppa su un unico piano, diviso in padiglioni indipendenti. Ognuno ospiterà una funzione diversa: il primo una sala per attività e una per riunioni, il secondo un ufficio, il terzo due sale per la psicoterapia e il quarto un ufficio per la direzione.