Stabio è ispirata: nuova piazza e centro sportivo

«Da tanto tempo se ne parla, si misura e si progetta. Adesso è giunto il momento di realizzarla e poi di viverla tutti assieme». Simone Castelletti è un sindaco che può dirsi decisamente soddisfatto dei progressi che il progetto di riqualificazione di piazza Maggiore a Stabio ha fatto in questi ultimi giorni. Un progetto ambizioso, atteso da anni e che se non subirà ricorsi potrà iniziare a concretizzarsi nel 2021. Il Municipio ha infatti approvato il piano stradale riguardante, oltre la piazza, anche via Piazzolo, via al Castello, via Ufentina, via Cappellino Sora, vicolo al Gropp e via Grütli. Decisione inviata a tutti i proprietari dell’area. Se non ci saranno intoppi, dunque, il centro di Stabio avrà presto un nuovo volto. Piazza Maggiore sarà più bella e accogliente, diventando per davvero un luogo da vivere. Un tema, quello degli spazi urbani e della loro qualità, ormai prepotentemente al centro del dibattito politico e della pianificazione territoriale un po’ ovunque in Ticino. Del rinnovo del nucleo si parla da anni e il progetto ha in passato incontrato alcuni ostacoli, che ora potrebbero essere stati superati. Il progetto Epicentro, firmato dallo studio Celoria Architects di Balerna, intende mettere al centro di tutto i pedoni, tanto che piazza Maggiore diventerà anche un anfiteatro a cielo aperto. È prevista la creazione di una sorta di palcoscenico e di una gradinata da cui assistere a concerti e spettacoli. Sarà creata una zona d’incontro con velocità di transito limitata per le auto e dove i pedoni avranno la precedenza.
Il progetto era stato presentato in gennaio dall’architetto Aldo Celoria e da Stefano Dall’Osso, lighting designer, della SPLD SA (oltre che dall’ingegner Franco Lurati dello studio Lurati Muttoni Partner SA e l’ingegner Pio Lancini dello studio P&P Studio elettrotecnico Sagl). Obiettivo, era stato spiegato, sarà far riguadagnare la sua funzione originale allo spazio pubblico e unire in modo armonioso gli elementi che lo compongono, creando un legame tra la collina del castello, la nuova piazza e le strade di paese che portano a questo luogo. Lo spazio sarà anche illuminato in modo innovativo, per aumentarne la fruibilità anche nelle ore serali e impreziosito da una pavimentazione pregiata. Il progetto prevede una spesa di poco superiore ai 2,2 milioni di franchi. Dedotti i contributi di miglioria, il costo per il Comune dovrebbe essere di circa 1,7 milioni.
Da Delémont con esperienza
Per Stabio la riqulificazione di piazza Maggiore non è l’unica novità. Anzi. Il Municipio ha anche scelto il progetto vincitore del concorso di progettazione del nuovo centro sportivo. L’Esecutivo si è detto molto soddisfatto dell’esito e della partecipazione (il concorso ha suscitato l’interesse di 30 studi d’architettura provenienti da tutta la Svizzera e da Olanda e Spagna). Il primo premio è andato allo studio di architettura Comamala Ismail Architectes di Delémont. La giuria ne ha apprezzato lo sviluppo dal profilo urbanistico, con la proposta di una soluzione chiara e coerente che coinvolge tutta l’area. Il posizionamento della palestra tripla, in corrispondenza della rotatoria di via Segeno, presenta un elemento importante, segno d’entrata al paese di Stabio da Ligornetto, che allo stesso tempo delimita in modo chiaro l’area urbanizzata dalla zona agricola. La proposta costruttiva con un’avanzata prefabbricazione di elementi in calcestruzzo segue le indicazioni del Municipio per il contenimento dei costi. I progetti saranno esposti all’Oratorio da oggi al 18 dicembre dalle 14 alle 16.
Comamala Ismail Architectes è uno studio di architettura con sede nell’Arco giurassiano che sviluppa progetti di vario tipo in tutta la Svizzera. Lo studio ha appena completato la costruzione di un palazzetto dello sport nel basso Vallese. Si sta ora occupando della costruzione di un palazzetto simile a Gstaad, di un edificio per atleti al centro sportivo nazionale di Macolin e di un centro per atleti di alto livello a Sion. I titolari e i collaboratori dello studio sono onorati ed entusiasti di poter pianificare il loro primo progetto a sud delle Alpi. Sono sensibili alla realtà contestuale di Stabio e si augurano di poter collaborare intensamente con le ditte della regione per la realizzazione del nuovo centro sportivo.