Trasporti

«Stazione più accessibile e sicura per tutti»

La sezione ticinese dell'Associazione traffico e ambiente sostiene il progetto per la realizzazione del nodo intermodale allo scalo ferroviario di Locarno oggetto della votazione popolare del prossimo 15 giugno
Red. Locarno
03.06.2025 15:13

«Il progetto contribuisce alla riqualifica urbana della zona, la rende più accessibile e sicura per tutti gli utenti e infine rende più razionale la circolazione degli autobus». Con queste motivazioni la sezione ticinese dell'Associazione traffico e ambiente (ATA) si dichiara favorevole allo stanziamento del credito per la realizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto e consiglia perciò di votare «SÌ» il prossimo 15 giugno. Negli ultimi anni, rammenta l'ATA, l’offerta dei trasporti pubblici nel nostro Cantone è sensibilmente migliorata, sia a livello di frequenze, sia per ciò che riguarda le infrastrutture. Le stazioni di Bellinzona, Mendrisio e Chiasso sono state riorganizzate in funzione delle nuove esigenze e quindi a beneficio degli utenti. Anche a Lugano sono in corso dei lavori in questo senso.

Porta d'accesso all'intera regione

«La stazione di Locarno non può rimanere esclusa da questa tendenza tanto più che, dopo l’apertura della galleria del Ceneri e con i collegamenti diretti (e molto ben frequentati) verso Milano e il nord delle Alpi, registra un importante flusso di viaggiatori ogni giorno. Ricordiamo che la stazione accoglie attualmente più di 20.000 persone al giorno. Il nodo intermodale deve perciò fungere da porta d’accesso alla regione del Locarnese e deve poterlo fare garantendo maggior sicurezza e accessibilità a coloro che ne usufruiscono. Senza dimenticare che, grazie alla riqualifica urbana, anche la mobilità lenta ne trarrà beneficio». Per migliorare ulteriormente il trasporto pubblico nel Locarnese, a giudizio dell'ATA «è necessario gettare ora le basi per dar forma a un progetto efficiente, senza procrastinare ulteriormente lo sviluppo di questo comparto che, allo stato attuale, non soddisfa più le esigenze delle migliaia di persone che lo frequentano giornalmente».

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