Stazione senza auto, al via la rivoluzione viaria

Una rivoluzione può essere tale anche se attesa e pianificata da anni. Parliamo di Chiasso e dei lavori stradali in corso che presto, anzi prestissimo, porteranno all’introduzione di cambiamenti per quanto riguarda la viabilità in centro.
La data da segnare sull’agenda è quella di lunedì 7 marzo. Quel giorno entreranno infatti in vigore alcuni dei cambiamenti programmati che più impatteranno sulle abitudini della popolazione e - ci si augura - sulla qualità della vita nel cuore della cittadina di confine. Il cambiamento principale riguarda l’accesso alla dogana di Chiasso: «Da lunedì si potrà uscire in Italia, quindi transitare dal valico di Chiasso strada, solo utilizzando via Comacini. L’accesso dalla zona della stazione non sarà più possibile, quel comparto sarà dedicato al trasporto pubblico», ha esordito la capodicastero Territorio e Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni durante la conferenza stampa organizzata oggi in Palazzo comunale.
L’obiettivo finale - come anticipato - è sgravare la zona centrale di Chiasso dal traffico parassitario. «In futuro si entrerà nella cittadina in auto soltanto se Chiasso sarà la destinazione del viaggio, attraversare la cittadina con l’obiettivo di recarsi altrove non sarà più un’opzione», ha precisato Rudy Cereghetti, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale.
Un nuovo asse principale
Il nuovo assetto viario prevede lo spostamento completo del traffico di transito lungo il percorso Largo Kennedy – Via Como – Via Comacini.
Questo obiettivo finale sarà raggiunto a tappe. E quella che prenderà il via lunedì 7 marzo ha un’importanza cruciale, perché implica sostanziali modifiche alla viabilità. Oltre alle modalità di accesso alla dogana, da lunedì entreranno in vigore il doppio senso di marcia su via Manzoni e via D’Alberti, il parziale doppio senso su via Motta e l’apertura di via Stazione e della nuova rotonda ovest nel comparto stazione. Tale rotonda è una delle due realizzate nell’area antistante lo scalo ferroviario e legate alla realizzazione del nuovo nodo intermodale del trasporto pubblico. Rotonde che permetteranno di liberare dal traffico veicolare la parte di via Motta davanti alla stazione (quella della nuova pensilina dei bus, che sarà dedicata esclusivamente al trasporto pubblico).
Entrambe le rotonde sono già state realizzate, quella est deve però ancora essere pavimentata e la sua entrata in funzione è prevista nella fase successiva della rivoluzione viaria, che scatterà il 25 aprile.
Il cantiere in via Livio
Ma torniamo a lunedì 7 marzo. Perché se tale data riserverà novità nella viabilità cittadina è perché quel giorno è previsto l’inizio di una nuova fase del cantiere in corso in via Livio. «La fase cruciale dei lavori di rinnovo delle sottostrutture in corso», ha detto Colombo-Regazzoni. Gli interventi in programma tra il 7 marzo e il 24 aprile imporranno la chiusura completa della strada dall’incrocio di via Dunant al bivio di via Motta.
Le novità all’orizzonte per gli utenti della strada sono notevoli. «Ci vorrà pazienza e molta attenzione, quindi faccio un appello agli automobilisti perché la segnaletica stradale cambierà», ha detto Nicolas Poncini, comandante della Polizia Regione I Mendrisiotto sud. Colombo-Regazzoni ha invece aggiunto: «I chiassesi sanno di questi lavori e sono probabilmente pronti alle novità, chi arriva da fuori invece potrebbe esserlo meno quindi invitiamo davvero alla prudenza». Un periodo particolarmente delicato potrebbe essere quello pasquale: «È possibile che svariati turisti cercheranno di bypassare le colonne autostradali passando dal centro e si dirigeranno verso la stazione, anche consigliati dai navigatori che non avranno ancora registrato le modifiche viarie, creando ingorghi. Noi siamo pronti ma ci vorrà pazienza e attenzione».
Problemi da risolvere e nuovi semafori
Le novità viarie sono molteplici. Possono essere considerate tali anche i nuovi semafori in via Como, prima dei ripari fonici, e il terminal dei bus in zona stazione. «I semafori entrano in funzione solo quando necessario e aiutano a gestire il flusso delle auto in uscita dall’A2. Servono anche per evitare che quell’uscita autostradale sia chiusa, quindi sono davvero fondamentali», ha detto Colombo-Regazzoni. Diverso l’approccio in merito alla pensilina, che fa parte di un progetto cantonale ma che, ad oggi, crea difficoltà ai bus in partenza: «A noi così non va bene e abbiamo chiesto di apportare dei correttivi».