Stime immobiliari al 15%: scatta il ricorso al Tribunale federale

Il consigliere nazionale dell'UDC Paolo Pamini farà ricorso al Tribunale federale contra la decisione del Gran Consiglio ticinese di aumentare le stime immobiliari per tutti del 15%. Lo si legge in un comunicato stampa odierno firmato dallo stesso Pamini e dal presidente UDC Ticino, Piero Marchesi.
Secondo i democentristi, con tale aumento «le rette per case per anziani saranno più care, sarà più difficile ottenere i sussidi per i pannelli fotovoltaici, o avere accesso alle borse di studio in favore dei propri figli. Senza dimenticare l’aumento delle imposte».
La nota prosegue: «UDC Ticino si sta impegnando per andare il più in fretta possibile alle urne e votare finalmente sull’Iniziativa popolare – che hanno voluto 17'000 cittadine e cittadini – che chiede di cambiare la costituzione cantonale per neutralizzare gli effetti di quello che sarà il raddoppio delle stime. Neutralizzare significa essenzialmente e fiscalmente dimezzare le aliquote sulla sostanza in costanza di gettito: vogliamo impedire che le imposte aumentino. Facendo così il Canton Ticino diventerebbe uno dei cantoni più attrattivi per i super ricchi. Ecco come pensiamo di tirar fuori il Ticino dal pantano attuale. Per il momento sull’Iniziativa per la neutralizzazione dell’aumento delle stime in aula si è preso tempo chiedendo “ulteriori approfondimenti” e si è rinviata in Commissione, nonostante Commissione della Gestione e Governo abbiano rinunciato a presentare un controprogetto e il termine di 18 mesi per elaborarlo è ampiamente scaduto. Oggi, Roberta Soldati per l’UDC ha depositato in Commissione della gestione il rapporto aggiornato sulle stime, arricchito di tutti i materiali che gli addetti ai lavori hanno lamentato di ignorare e delle osservazioni emesse nel dibattimento dell’altro giorno. UDC Ticino preme sull’acceleratore, impegnandosi per un Cantone fiscalmente attrattivo».
