Stop alle bici in riva al Lago, Pro Velo Ticino insorge
«Limitare la viabilità sicura dal traffico motorizzato per i ciclisti che si spostano da Tenero a Locarno non è una soluzione ma costituisce un problema supplementare, considerato che manca un’alternativa valida per bypassare la zona lago». Lo sostiene Pro Velo Ticino, l’associazione che promuove la bicicletta come mezzo individuale di trasporto ecologico, si oppone fermamente alla decisione del Municipio di Minusio di vietare a partire da domani, sabato 15 luglio, a titolo sperimentale il transito delle due ruote su via alla Riva durante i fine settimana e nei giorni festivi con deviazione lungo via Simen. Una strada, quest’ultima, che secondo Pro Velo, «oltre ad essere poco attrattiva per le biciclette convenzionali non assistite vista la pendenza del primo tratto per chi parte da Tenero, presenta situazioni di elevata pericolosità dovute alla strettezza del calibro stradale e agli incroci con altre strade. Inoltre non è assolutamente adatta alle famiglie che si spostano in bicicletta per raggiungere le spiagge o la città».
Sensibilizzazione da privilegiare
Per l’associazione, considerato anche che il problema della convivenza tra pedoni e ciclisti in questa zona in riva al Verbano non è nuovo, la giusta strategia da seguire è quella delle sensibilizzazione e non dei divieti. E a tal proposito rammenta le campagne sensibilizzazione avviate (ad esempio quella denominata «Cortesia») per spingere ciclisti e pedoni a rispettare alcune regole, cui Pro Velo Ticino ha aderito. Una sensibilizzazione «che va però ripetuta e se del caso completata con misure di controllo più severe, e se necessario, multe ai ciclisti più indisciplinati». Inoltre, sempre a giudizio dell'associazione, dovrebbe essere migliorata la segnaletica orizzontale, accentuando maggiormente la doppia presenza di pedoni e ciclisti e, dove possibile, separando i flussi.
«Deviazione solo per bici elettriche e gruppi sportivi»
«Negli ultimi anni - prosegue la presa di posizione pubblicata sul sito di Pro Velo - si è assistito a un aumento delle biciclette elettriche utilizzate anche da numerosi turisti che nonostante l’età avanzata e la mancanza di esperienza non sono sempre in grado di gestire al meglio questo tipo di veicolo più veloce e pesante in situazioni di pericolo. A questi si aggiungono gruppi di sportivi che sfrecciano con la bici da corsa, irrispettosi dei limiti di velocità e del buon senso». Ebbene, secondo l'associazione queste categorie di ciclisti dovrebbero utilizzare via Simen quale alternativa, come già attualmente raccomandato. «Responsabilizzando questi due gruppi di ciclisti, probabilmente si riuscirebbe a contenere il problema e a evitare decisioni inappropriate che acuiscono maggiormente la situazione della mobilità in questa zona del Verbano».