Stop delle FFS alla vendita di biglietti a terzi? "Risparmi ingiusti"

Levata di scudi da parte dei rappresentanti dei 13 Comuni della nuova Bellinzona - E Fabio Regazzi (PPD) interpella il Consiglio federale
La biglietteria della FTIA in un'immagine di qualche anno fa.
Red. Online
12.09.2016 13:12

BELLINZONA - Rischia di deragliare la decisione delle FFS di interrompere a partire dal 2018 la possibilità di vendita di biglietti ferroviari da parte di terzi su scala nazionale, che colpisce anche il punto vendita gestito dalla FTIA alla Stazione di Giubiasco.

Quest'oggi, in una nota firmata dai sindaci di Bellinzona, Mario Branda, e della stessa Giubiasco, Andrea Bersani, a nome dei 13 Comuni che dal 2017 formeranno la nuova Bellinzona, si deplora lo stop ritenuto ingiustificato al progetto "alla Stazione", che in questi anni - si ricorda - ha permesso anche la messa a disposizione della popolazione di importanti servizi comunali.

Un progetto, è specificato dai due sindaci, che qualora sparisse effettivamente, avrebbe anche l'effetto di ripercuotersi negativamente su quattro posti di lavoro e cinque di formazione per persone con disabilità, i quali sarebbero certamente tagliati.

La direzione del progetto aggregativo nel Sopraceneri chiede quindi alle FFS di rivedere i propri piani, mentre il consigliere nazionale Fabio Regazzi, unendosi alle voci di dissenso, tramite un'interpellanza chiede lumi al Consiglio federale sul perché della decisione delle Ferrovie federali svizzere, deplorando a sua volta "misure di risparmio sulle spalle del personale con handicap".