Agno

Strada sbarrata per tennis e padel

Bocciato in Consiglio comunale (per tre voti) il progetto da 1,3 milioni per creare un nuovo accesso da via Mulino della Bolla
© CdT/ Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
16.05.2025 06:00

Vi risparmiamo metafore legate al tennis o al padel, anche perché non sapremmo da dove cominciare. Due fatti sportivi, tuttavia, tornano utili per descrivere quanto successo lunedì sera in Consiglio comunale ad Agno: la sconfitta (quella del Municipio, che chiedeva 1,3 milioni per realizzare una nuova strada di collegamento alla Go Academy) e il punteggio (che per tre soli voti ha premiato i contrari al progetto). Undici «no», dieci «sì» (ne sarebbero serviti almeno tredici, per far passare il credito) e tre astensioni. Il tutto a pochi minuti da mezzanotte: da cardiopalma.

Ora, secondo nostre informazioni, il Municipio si chinerà di nuovo sul tema e studierà in tempi brevi un’alternativa, perché l’accesso attuale da via Ponte Vecchio, che è possibile grazie a un accordo privato fra Go Academy e Credit Suisse, ora UBS, secondo il Municipio è da considerarsi «temporaneo» e «per ovvi motivi funzionali non può essere reso permanente». «Questa nuova costruzione d’interesse pubblico – leggiamo sul messaggio bocciato – necessita di un accesso definitivo che possa servire in tutta sicurezza le attività svolte». Anche perché il passaggio da via Ponte Vecchio non è proprio ben visto dai chi vive lungo quella strada. Ecco perché sindaco e colleghi avevano puntato su un’altra, piccola arteria: via Mulino della Bolla, che collega la Strada Regina con i Prati maggiori. L’idea era quella di sfruttare il suo tragitto per garantire a tennisti e padelisti un accesso più comodo e dal minore impatto sui residenti. La maggioranza della Commissione edilizia aveva sostenuto questa visione, aggiungendo un monito da… monitorare: «Non vanno escluse le azioni che potrebbe intraprendere la società proprietaria del centro sportivo per i danni dovuti alla mancata realizzazione della strada, che è già stata ritardata di oltre un anno e che il Comune ha più volte promesso e garantito con il rilascio della licenza cresciuta in giudicato».

Per la minoranza, tuttavia, il problema risiede proprio nel permesso edilizio, rilasciato dal Comune «basandosi su un accordo di diritto privato tra Go Academy e Credito Svizzero» e «contravvenendo alla legge federale sulla pianificazione del territorio». A detta dei contrari, «l’unico vero scopo» della nuova strada era quello di «ovviare a un errore procurato dalla decisione del Municipio di concedere una licenza laddove non avrebbe potuto». Il rapporto avverso elenca poi tutta una serie di altre criticità legate al progetto di via Mulino della Bolla, tra cui un «palese contrasto» con la legge federale sulla protezione delle acque, un possibile conflitto tra la nuova strada e la cantonale legato al passaggio a livello e la mancanza di spazio per la fermata del pulmino scolastico. Queste o altre argomentazioni hanno fatto evidentemente presa e la minoranza della commissione si è trasformata nella maggioranza del plenum. Torniamo quindi al punto di partenza: che fare? Dagli oppositori una proposta è arrivata: creare «una strada, lunga poche decine di metri, che da via Predora, con un passaggio a livello sulla linea del tram, permetterebbe di raggiungere la Go Academy a costi contenuti e senza generare traffico sulle vie esistenti e densamente edificate». La palla – non abbiamo mantenuto la promessa fatta in apertura – è comunque nel campo del Municipio.

E la Go Academy? Il suo fondatore, Oscar Groet, si dice «infastidito» da alcuni interventi sentiti in Consiglio comunale e dal risultato del voto. «Ho costruito il centro sportivo sulla base di un preciso impegno da parte del Comune, che mi garantiva la strada. Senza questo accesso, non avrei mai fatto l’investimento. Anche il Cantone ha dato il suo preavviso favorevole basandosi sulla prospettiva dell’accesso da nord. Tutto questo risale a quattro anni fa, con la prospettiva di avere il nuovo collegamento per il gennaio del 2024». Al senso di ingiustizia, si aggiunge l’amarezza. «Ho realizzato la Go Academy, investendo una decina di milioni, per dare l’opportunità ai giovani del Ticino di crescere sportivamente. Sono infastidito, tutto questo non è professionale. Spero che il Comune mantenga la sua promessa».

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