Città

Strade, fermate, terreni

Chiesti crediti per un totale di 25 milioni – Da un accesso più comodo ai bus per le persone diversamente abili, alla sistemazione di due vie a Viganello e Carona, all'acquisto di un fondo per la costruzione dell'autosilo di Pazzallo
© CdT / Archivio
Giuliano Gasperi
08.09.2022 06:00

L’estate sta finendo anche per la politica. A Lugano il Consiglio comunale tornerà a riunirsi il 26 e 27 settembre e il Municipio, nel frattempo, per usare una metafora che fa pensare ancora alla stagione calda, ha messo un po’ di carne sulla brace, indirizzando al Legislativo quattro richieste di credito per un totale di 25 milioni e 100 mila franchi, sulle quali si voterà nelle sedute successive. Andiamo con ordine, partendo dal progetto da 13,6 milioni per la messa a norma delle fermate del trasporto pubblico in base alla Legge federale sull’eliminazione degli svantaggi nei confronti di disabili. In sintesi si tratta di costruire dei bordi che permettano un migliore accostamento dei bus, nonché delle pedane di accesso alla fermata. Così, la persona con disabilità potrà accedere al veicolo in modo autonomo e senza che l’autista debba posare l’apposita rampa, che comunque è sempre preziosa quando l’utente non ha una piena autonomia. Le fermate interessate sono 56: Malpensata nord e sud, Autosilo Balestra, Palazzo studi est e ovest, Monte Brè est e ovest (Castagnola), via Pelli, Sacro Cuore, via Bagutti, Vignola nord e sud, Cimitero nord e sud (Molino Nuovo), Croce Verde est e ovest, Bozzoreda nord e sud, Boschina nord e sud, via Zurigo, San Nicolao nord e sud, Studi Radio nord e sud, Santa Brigida, Tassino nord e sud, via Torricelli nord e sud, Molinazzo nord e sud (Viganello), via Balestra, Meridiana nord e sud (Viganello), Fola nord e sud, Viganello centro nord e sud, Casa Serena nord e sud, via Brentani nord e sud, via Beltramina nord e sud, scuole Molino Nuovo nord e sud, Davesco paese nord e sud, Ospedale Civico nord e sud, Scairolo bivio (Pazzallo), scuole Barbengo nord e sud, Sidema Barbengo nord e sud. Il Cantone contribuirà con 7,7 milioni, quindi a carico di Lugano ne rimarranno 5,8.

Un allargamento contestato

Servono invece 6,6 milioni per i lavori alle sottostrutture e per la pavimentazione in via Albonago e lungo il sentiero dei Castagni e per il consolidamento e la pulizia del riale Canvetto. Il progetto era stato avviato dall’ex Comune di Viganello ma era andato incontro a forti opposizioni, in particolare contro il previsto allargamento totale di via Albonago. Gli abitanti temevano un aumento del traffico, della velocità di percorrenza e dell’inquinamento. La Città ha quindi rivisto i piani optando per un ampliamento della strada solo nel tratto più stretto, prevedendo moderazioni del traffico e coinvolgendo architetti paesaggisti. Per quanto riguarda il riale Canvetto, gli interventi garantiranno la stabilità e la capacità idraulica dell’alveo, che è confrontato con un aumento del quantitativo di acque immesse.

Lo aspettano da tanto

Il Municipio chiede poi un credito di 2,3 milioni per l’acquisto di un terreno a Pazzallo che dovrebbe portare, dopo anni di discussioni, trattative e ricorsi, alla realizzazione di un autosilo tanto atteso dagli abitanti della zona. Prima comunque bisognerà pubblicare e far approvare una modifica del Piano regolatore che possa «permettere uno sviluppo di qualità e dare finalmente una risposta chiara ai bisogni del quartiere» riconosce l’Esecutivo nel suo messaggio. Ad oggi la realizzazione del posteggio non può dunque essere data per certa, «ma l’interesse ad acquisire il terreno è in ogni caso importante – spiega sempre il Municipio – perché il Comune potrebbe disporre di un’area a destinazione pubblica più estesa e con un potenziale per sviluppi futuri, in particolare la creazione di un luogo d’incontro e di svago che oggi manca». Come i posteggi del resto. Come finirà?

Il conto lievita

Restiamo sulla strada che sale sul San Salvatore, con la richiesta di un credito supplementare di 2,5 milioni per la sistemazione di via Nodivra a Carona. Come nel caso di Viganello, il progetto risale a prima dell’aggregazione con Lugano e ha avuto un iter complesso a causa delle opposizioni dei cittadini. E come per Viganello la Città ha dovuto rivedere i piani, «con un conseguente aumento dei costi rispetto al messaggio municipale elaborato dall’ex Comune di Carona», che aveva stanziato 3,1 milioni. Il progetto prevede il rifacimento della strada attuale con allargamenti, raccordi agli accessi privati e opere di sostegno.