Bilancio

Strategie locali condivise: anche Faido è al lavoro

Tra politica e cittadinanza, il Comune partecipa al progetto pilota del Dipartimento delle istituzioni denominato «Buon Governo» - Il sindaco: «Insieme abbiamo posato le basi per lo sviluppo futuro»
Il sindaco di Faido Corrado Nastasi in compagnia del consigliere di Stato Norman Gobbi. © Ti-Press/Alessandro Crinari
Red. Bellinzona
09.04.2022 20:39

«Abbiamo posto le basi per reinventare e innovare il Comune, andando quindi per una volta al di là della gestione corrente, guardando al futuro e chiedendoci di cosa ha bisogno Faido per migliorare la qualità di vita dei suoi cittadini con sguardo decennale». Il sindaco Corrado Nastasi commenta positivamente l’esperienza vissuta dal Comune leventinese nell’ambito del progetto «Buon Governo», proposto dal Dipartimento delle istituzioni. Si tratta di una prima a livello svizzero, che attraverso il coinvolgimento dei Comuni – lo stesso Faido e Tresa – e dei cittadini intende accompagnare le realtà locali nell’adottare strumenti di lavoro appropriati e moderni. Nel corso di tre mattinate (l’ultima delle quali si è tenuta oggi, sabato) l’Esecutivo di Faido, il Legislativo, i funzionari dirigenti e i rappresentanti dei cittadini del capoluogo leventinese si sono riuniti per concepire lo sviluppo del Comune con l’orizzonte posto al 2032. In particolare, grazie al coinvolgimento di alcuni collaboratori della Sezione degli enti locali (SEL) sono stati definiti la visione, gli obiettivi e le azioni strategiche per i prossimi dieci anni. Anche al laboratorio conclusivo così come nei primi due tenutisi a marzo erano presenti un’ottantina di persone. Una metà erano consiglieri comunali e municipali, gli altri rappresentanti dell’amministrazione comunale ma pure della cittadinanza non attiva nelle istituzioni. Sono stati coinvolti vari profili come ad esempio la madre di famiglia, la dottoressa, il bancario, il pensionato, il parroco. Da quanto scaturito, ipotizza il sindaco, si potrà poi delineare un piano di legislatura con una visione veramente condivisa.

«Contribuire alla collettività»
Il consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore del DI, ha commentato positivamente la folta partecipazione all’iniziativa che «dà un nuovo slancio alle istituzioni locali e rende ottimisti per il futuro della democrazia diretta». L’esercizio svolto con il Comune di Faido, ha aggiunto, ci dimostra che per ottenere politiche locali capaci di soddisfare i bisogni della comunità occorre reinterpretare il ruolo del legislativo e dell’esecutivo, nonché il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni politico-strategiche del Comune».

«Senso di appartenenza»
«Alla base del Buon governo ci deve essere una comunità forte con un marcato senso di appartenenza e con una volontà del cittadino di impegnarsi per la cosa pubblica» spiega da parte sua il capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa. Le tre mezze giornate di lavoro hanno permesso di coinvolgere anche parte della popolazione in quelle che sono le scelte fondamentali e strategiche del Comune e questo vissuto potrebbe indurre alcune persone ad assumere in futuro un ruolo più attivo in seno alle istituzioni. Inoltre i laboratori «hanno permesso all’Esecutivo e al Legislativo di dialogare e ascoltarsi, lavorando insieme».

Un momento del laboratorio. ©Ti-Press/Alessandro Crinari
Un momento del laboratorio. ©Ti-Press/Alessandro Crinari

©Ti-Press/Alessandro Crinari