Sui social fucile in spalla e atteggiamento di sfida

Il giovane fermato ieri per aver progettato una strage alla Commercio di Bellinzona ha mostrato alcuni segnali inquietanti su Twitter e Instagram
"Persone che pensavano che tu dovessi possedere armi... Persone che non lo facevano"
Red. Online
11.05.2018 12:45

BELLINZONA - Quali fossero i "segnali preoccupanti" che i compagni di classe del 19.enne hanno recepito negli scorsi giorni e che hanno permesso di evitare una strage alla Commercio di Bellinzona non è al momento dato a sapere. Sappiamo però che il giovane non ha esitato negli scorsi giorni a dimostrare tramite i social network la sua passione per fucili e pistole e, in particolare, il suo sostegno per il diritto di possedere armi da fuoco. Se il suo profilo Facebook è stato oscurato, sia su Twitter sia su Instagram è infatti possibile reperire alcune immagini che, alla luce dei fatti, sono oggi piuttosto preoccupanti e che forse hanno contribuito ad allarmare le autorità e i suoi conoscenti.  

Su Instagram il giovane ha postato una fotografia che lo ritrae con in spalla un AK47, che potrebbe anche essere una riproduzione da softair dal famoso fucile d'assalto russo. Tramite Twitter, invece, il 19.enne ha a più riprese "ritweettato" (copia e incolla di un altro messaggio) tra marzo e aprile alcuni cinguettii che dimostrano il suo radicale sostegno al secondo emendamento della Costituzione americana che garantisce, appunto, il diritto di possedere armi. In uno di essi, per citare l'esempio più inquietante, si fanno dei paralleli con l'Olocausto. 

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