Sul Ceneri e dentro il Ceneri, ecco il futuro poligono

Si vedrà poco e si sentirà ancora meno, ma porterà con sé un bel cambiamento: sia per i tiratori, sia per chi attualmente abita vicino alle loro sedi locali e deve convivere con i rumori. Per la realizzazione di un poligono regionale sul Ceneri - di cui si parla ormai da una dozzina d’anni e che è anche stato oggetto, nel 2008, di una votazione popolare, persa - il Cantone ha compiuto un altro passo avanti scegliendo il progetto vincitore del concorso: quello del gruppo capitanato dallo studio Pini Swiss.


L’opera, oltre a offrire ai tiratori una struttura moderna e funzionale, permetterà di rinunciare, in futuro, alle principali strutture odierne (Porza-Canobbio in zona Resega, Bellinzona-Giubiasco in zona Saleggi e Origlio-Cureglia) liberando spazio in alcuni casi per lo sviluppo urbano delle aree in questione (Nuovo quartiere di Cornaredo a Lugano, progetto di rinaturazione del fiume Ticino e nuovo ospedale a Bellinzona). La zona del Monte Ceneri è invece storicamente destinata alle attività di tiro, con il poligono attuale che verrà demolito per far posto alla nuova struttura. Il tetto massimo di spesa per la costruzione è stato fissato a 50 milioni.
Umori contrastanti
Per gli stand locali, il giorno del trasloco delle attività, almeno per quanto riguarda il tiro militare, è sempre più vicino. Stefano Valentini, responsabile del tiro obbligatorio e del tiro federale in campagna per i Civici Carabinieri di Lugano, attivi al poligono della Resega, vede con favore il progetto. «Siamo molto felici di spostarci, sarà bello praticare il nostro sport in un impianto del genere. A Lugano, per contro, non ci sarà più rumore e si libererà un terreno importante, che al momento è ancora di proprietà della nostra società». È invece scettico Paolo Grassi, segretario dei Tiratori del Gaggio di Cureglia, che con la società PC Roccolo di Origlio gestisce il poligono locale. Scettico in particolare sui costi dell’opera e su quanto dovranno essere sostenuti dai Comuni. «Aspettiamo di vedere se il progetto verrà approvato. Quando ci diranno qualcosa, faremo le nostre valutazioni». Tra queste anche la possibilità di mantenere una piccola parte delle attività a Cureglia. «Potrebbe restare l’attività privata, ovviamente nel rispetto delle regole sull’impatto fonico e con il benestare del Comune. Del resto lo stabile è nostro. Potremmo anche organizzare degli eventi a carattere storico un paio di volte l’anno, ma è presto per dirlo. Aspettiamo».
Sarà quasi tutto in «galleria»: la natura ringrazia
La ricostruzione grafica è abbastanza eloquente: il nuovo poligono ha un impatto molto limitato sul territorio. Quasi non si nota. Come spiegano i progettisti, la struttura è caratterizzata da una galleria scavata nel terreno, sfruttando il suo dislivello naturale. Questa scelta porta con sé diversi vantaggi. Permette, ad esempio, di limitare gli interventi per contenere l’impatto fonico della struttura, di evitare la dispersione termica e di risparmiare (cosa ovvia, ma preziosa) sulla finitura dei tetti e delle facciate. Consente poi di lasciare libero il terreno soprastante, che era stato modellato per accogliere le attività di tiro attuali. Terreno che grazie al nuovo progetto verrà valorizzato a livello ambientale, ad esempio restituendo un corso naturale al torrente e «ricucendo» il corridoio faunistico locale, per agevolare il passaggio degli animali. L’architetto Valentin Bearth, presidente della giuria, ha descritto in questi termini la proposta di Pini Swiss: «Un progetto convincente e stimolante nel suo inserimento paesaggistico». I vincitori «sono riusciti a concepire uno stabilimento per il tiro che affascina nella sua interpretazione originale, solida e coraggiosa». E questo «è il preludio per avere un edificio contemporaneo e sorprendente nel centro del Ticino». Il nome del progetto premiato è «Fuoco e Centro». I lavori dovrebbero partire a inizio 2024 per finire nel 2027.