Sicurezza

Svizzera e Italia ancora più unite per fronteggiare le catastrofi

Ieri a Pollegio è stato firmato un Protocollo d’intesa tra il Ticino e la Provincia di Varese per un aiuto reciproco in caso di eventi avversi – Domani si conclude l’esercitazione «Odescalchi 2022»
© Repubblica e Cantone Ticino
Nico Nonella
17.06.2022 16:25

Svizzera e Italia ancora più unite per far fronte a eventi avversi come catastrofi naturali oppure incidenti di vasta portata. L’intesa è stata sottoscritta ieri mattina al termine di una Conferenza transfrontaliera – tra i Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese e le Prefetture delle Province di Varese, Como, Sondrio e Verbano Cusio Ossola – incentrata sui rapporti tra Svizzera e Italia, in particolare tra i Cantoni e le Prefetture delle Province di frontiera, in ambito di mutuo sostegno e intervento in caso di catastrofe. La tempistica non è casuale: proprio in questi giorni si è infatti svolta la settimana di esercitazioni congiunte denominata «Odescalchi 2022».

In buona sostanza, ieri è stato firmato un Protocollo d’intesa tra il Canton Ticino e la Prefettura della Provincia di Vareseper un aiuto reciproco in caso di catastrofe, sulla scorta anche di quanto attuato tra Ticino e Provincia di Como a seguito della prima esercitazione Odescalchi del 2016. «Attuare interventi in caso di catastrofe assume una rilevanza sempre maggiore nell’attuale contesto globale e locale», rileva il Consiglio di Stato in una nota. Da lunedì 13 fino a domenica 19 giugno, lo ricordiamo, in Ticino e in alcune zone sul confine italiano l’Esercito e tutti i partner della protezione della popolazione sono impegnati per collaudare la condotta e l’intervento sul campo in caso di catastrofi, sia naturali sia  incidenti dovuti alle attività dell’uomo.

Sinergie e protocolli

Alla Conferenza transfrontaliera hanno preso parte il consigliere di Stato Norman Gobbi, il suo omologo vallesano, Frédéric Favre, il capo dell’Ufficio del militare e della protezione civile del Grigioni, Martin Bühler, consigliere di Stato designato, il console generale d’Italia, Gabriele Meucci, e i prefetti delle 4 Province, Salvatore Rosario Pasquariello (Varese), Andrea Polichetti (Como), Roberto Bolognesi (Sondrio), e Michele Formiglio (Verbano Cusio Ossola). L’incontro si è svolto in presenza del divisionario Lucas Caduff, comandante della Divisione territoriale 3 dell’Esercito svizzero. Durante la Conferenza sono stati approfonditi i vari ambiti di intervento, permettendo al div Caduff di sottolineare l’impegno svizzero e l’ottima collaborazione con l’Italia. Sono poi state discusse le sinergie in atto, gli aspetti di protocollo che possono essere migliorati e introdotti tra i Cantoni e le Province italiane.

L’esercitazione

L’esercitazione «Odescalchi 2022» vede impegnati i militari dello stato maggiore della divisione territoriale 3, del battaglione di stato maggiore della divisione territoriale 3, il battaglione fanteria di montagna 30, il battaglione genio 9 e il battaglione salvataggio 3. Essi sono stati rinforzati da altre truppe specialmente attribuite per l’assolvimento di compiti particolari. Gli scenari dell’esercitazione hanno visto i militari svizzeri confrontati con interventi di sicurezza e di aiuto in caso di catastrofe, a fianco dei colleghi degli enti di primo intervento ticinesi. Inoltre, i militari elvetici sono intervenuti a Maccagno, nel Luinese, a supporto degli alpini dell’Esercito italiano, nell’ambito di quanto prevede la Convenzione tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana sulla cooperazione nel campo della previsione e della prevenzione dei rischi maggiori e dell’assistenza reciproca in caso di catastrofi naturali o dovute all’attività dell’uomo.