Telelavoro e frontalieri, via libera al disegno di legge

Il Consiglio italiano dei ministri ha approvato, nella tarda serata di ieri, un disegno di legge che ratifica il Protocollo di modifica dell'Accordo tra Italia e Svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri del 23 dicembre 2020 (concernente l'eliminazione delle doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni ricevute dai lavoratori frontalieri).
Il testo è stato ratificato con la legge del 13 giugno 2023, n. 83, e consente ai lavoratori frontalieri di svolgere una parte dell'attività di lavoro dipendente in modalità di telelavoro al proprio domicilio nello Stato di residenza (fino al 25%), senza che ciò comporti alcuna modifica dello status di lavoratore frontaliere. È quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi.
Un anno fa, lo ricordiamo, la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia e delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti avevano firmato un Protocollo di modifica dell'Accordo sui frontalieri. Concretamente, l'accordo – che è andato a sostituire l'accordo amichevole del novembre del 2023 – prevedeva che dal 1. gennaio 2024 (retroattivamente) i frontalieri hanno la possibilità di svolgere in modalità remota al proprio domicilio fino al 25% del tempo di lavoro.