Tempesta sulle tariffe dei posti barca

LUGANO - Scambio di «cannonate» tra l’Associazione Cantieri Nautici Ticinesi e la Città di Lugano. A ingaggiare il duello sul Ceresio è stata la prima, sottolineando in una nota stampa pubblicata nei giorni scorsi che «I prezzi dei posti barca sul lago di Lugano sono aumentati in modo spropositato negli scorsi anni ed è ora di intervenire». Palazzo civico non ci sta e rispedisce le accuse al mittente, ma andiamo con ordine. «Per Lugano – scriveva il sodalizio – il regolamento entrato in vigore nel 2017 prevede prezzi che possono arrivare fino a 6.600 franchi all’anno per una barca oltre i 281 centimetri. Per lo stesso natante a Zurigo si pagano 5.800 franchi, mentre a Hergiswil, sul lago di Lucerna, 3.800. Se si pensa che oltre Gottardo il costo della vita e il potere d’acquisto sono in media superiori rispetto al Ticino, è facile capire il malcontento che si sta vivendo tra gli utenti del lago». L’associazione chiedeva quindi al Cantone di intervenire e invitare i porti a creare tariffe omogenee che tengano conto del potere d’acquisto del territorio, della concorrenza della vicina Italia e degli altri laghi e del tipo di imbarcazione. La risposta del Comune non si è fatta attendere. Dal comunicato del sodalizio «si ha l’impressione che tutti gli utenti abbiamo subito forti aumenti di costi, del tutto sproporzionati – premette la Città – ma la realtà è un po’ differente. Il nuovo regolamento prevedeva un aumento di circa il 10% dopo che quello vecchio, datato 1992, non era stato più modificato. La tariffa massima è di 5 mila franchi annui per parcheggiare una barca di oltre 281 centimetri, però al porto coperto, quello più costoso».
Uno snodo decisivo del nuovo regolamento è stata la discussione avvenuta in Consiglio comunale, dove è stato accolto un emendamento che chiedeva sgravi per le barche meno efficienti e aggravi per quelle più potenti. «Introdotta questa disposizione nel regolamento, ora la situazione nel complesso si presenta come segue: circa il 70% degli utenti hanno in realtà beneficiato di una riduzione del costo barca e solo chi è provvisto di motori molto potenti ha dovuto subire un aggravio. Il senso di questa disposizione è di natura ambientale – scrive sempre il Comune – Si vuole favorire chi inquina meno e penalizzare coloro che inquinano di più con motori molto potenti». L’incasso totale per i 720 posti barca offerti, nel 2018, è stato di circa 960 mila franchi. Avere un posto barca in città ha quindi un costo medio di circa 110 franchi al mese: una cifra che la Città giudica abbordabile: «Non rappresenta sicuramente un lusso. Vi è da notare che con il nuovo regolamento anche le tariffe dei porti di Figino e Barbengo sono state allineate a quelle del golfo di Lugano, con un sensibile aumento».