Lugano

Tende, tentennamenti e tennis

Camminata fra parco Ciani e Campo Marzio per fare il punto sui progetti della Città: dal polo congressuale alla passerella che non c’è – L’autorità riflette su come riorganizzare gli spazi attorno al Lido e spunta l’idea di una fusione fra tennis club – Da capire cosa farà la Navigazione
© CdT/Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
13.06.2023 06:00

Che cosa lega il parco Ciani, i congressi, la navigazione e il tennis? In una giornata ormai estiva e avara di notizie locali, ci prendiamo il tempo di raccontarvelo con una passeggiata.

Altro che da remoto

Cominciamo dal parco Ciani, dove la diciassettesima edizione della Conferenza Internazionale sui Linfomi Maligni ha messo le tende. In tutti i sensi. La parte nord del parco, fra il boschetto e il roseto, è infatti occupata dalle tensostrutture che insieme al Palazzo dei congressi, da oggi a sabato, accoglieranno i circa quattromila partecipanti al convegno, che a Lugano è il più importante in termini di affluenza – iscrizioni chiuse da settimane, sempre più richieste per presentare i propri studi, spazi espositivi tutti venduti: altro che la partecipazione «in parte fisica e in parte da remoto» che era stata paventata durante la pandemia – e d’indotto sul territorio.

Specialisti provenienti da tutto il mondo analizzeranno le ultime scoperte nel settore, ad esempio i risultati clinici che fanno pensare come in futuro tutti o quasi tutti gli ammalati del cosiddetto linfoma di Hodgkin potranno essere guariti (oggi solo otto su dieci ce la fanno) oppure le novità terapeutiche sull’uso dei cosiddetti anticorpi bispecifici e sul reinserimento nel paziente di suoi globuli bianchi modificati geneticamente.

Sognando un boulevard

Prospettive di una certa importanza, quelle che animeranno il congresso organizzato da Franco Cavalli. Qualche luganese, nonostante ciò, potrebbe borbottare vedendo il Ciani tappezzato di padiglioni. Volendo, potremmo aggiungere gli automobilisti che ieri sono rimasti in coda a causa delle faticose manovre di alcuni camion impegnati per l’evento. Malumori passeggeri, ma forieri di uno spunto: quando verranno realizzate le nuove strutture congressuali previste al Campo Marzio?

Una parte della risposta dipende dalla Commissione della pianificazione, chiamata ad esprimersi sul piano di massima che illustra cosa si può realizzare, come e più o meno a che prezzo. La richiesta del Municipio risale allo scorso ottobre, e di un rapporto ancora non vi è traccia. Su quando arriverà e su come sta andando la discussione, la commissione non dice una parola. Di sicuro un punto chiave è legato alla quantità di spazi residenziali che la Città vorrà lasciar costruire ai privati incaricati di realizzare gli altri contenuti del polo. Più questi ultimi potranno ricavare investendo nel mattone, meno soldi chiederanno a Palazzo civico per il resto del progetto. La politica cittadina – la Pianificazione sugli aspetti urbanistici, ma poi dovranno essere approfonditi quelli economici – dovrà sciogliere il dilemma.

Roberto Badaracco, municipale responsabile dei congressi, è fiducioso: «Credo che un rapporto possa arrivare per fine estate, in modo da discuterne in Consiglio comunale in autunno. Del resto il tema va affrontato, perché ci sono ancora tanti passi da fare». Parole che richiamano la strategia del Municipio su questo dossier: coinvolgere il Legislativo da subito, anche per condividere la responsabilità di determinate scelte.

Dai consiglieri comunali, Badaracco e colleghi si aspettano un «sì» convinto, non un «sì, poi vedremo più avanti». Il rapporto dei commissari potrà dare indicazioni in questo senso. «Abbiamo presentato loro il masterplan e mi sembra che sia piaciuto. La necessità di nuove strutture congressuali, pensando alla situazione al parco Ciani, c’è tutta. E poi vogliamo dare qualità agli spazi esterni: viale Castagnola, ad esempio, potrebbe diventare un boulevard molto più attrattivo e godibile rispetto ad oggi».

Per chiudere l’anello

Ne approfittiamo per attraversarlo, viale Castagnola, perché un altro comparto che la Città vuole valorizzare è quello che dà sul lago, dalla Lanchetta fino al fiume.

Per esempio eliminando i posteggi attorno al Lido e alla piscina coperta (il progetto Campo Marzio Nord prevede un autosilo sotterraneo) e riorganizzando gli spazi dedicati al tennis. Nel discorso sono coinvolti il Tennis Club Lido Lugano ed il Tennis Club Campo Marzio (che giocano su otto campi in tutto) e una proposta, ancora tutta da approfondire, è quella di una loro fusione per razionalizzare i metri quadrati a disposizione.

Ma c’è un altro attore fondamentale per mettere a posto tutti i tasselli: la Società Navigazione, decisa a ridisegnare l’area di sua proprietà. A suo tempo si era parlato di locali per le associazioni, sale riunioni e anche di un museo nautico. Di più non si sa: l’azienda, su questo tema, parla ancora meno della Commissione della pianificazione. «Il loro progetto è molto interessante – fa sapere Badaracco – ma al momento è in una fase di stallo, perché il Cantone è scettico sull’impatto che potrebbero avere i nuovi volumi edilizi vicino al lago».

Il mosaico è complesso e lo stallo tiene fermo un altro progetto, stavolta della Città: realizzare una passerella pedonale che colleghi la Lanchetta al parco Ciani. Una vecchia proposta in tal senso, firmata da Mario Botta, giace in qualche cassetto di Palazzo civico. La visione affascina, ma è oggettivamente lontana nel tempo. L’ultimo pezzo del puzzle.

Peccato: se il percorso esistesse già, potremmo chiudere l’anello della nostra passeggiata.