Coronavirus

«Tenere aperti i postriboli è una scelta che ci protegge?»

La deputata di Più Donne Tamara Merlo ha inoltrato un’interpellanza al Consiglio di Stato per chiedere lumi riguardo alla decisione di riaprire i locali erotici nel nostro cantone
Red. Ticino&Svizzera
02.11.2020 14:31

Negli scorsi giorni il Consiglio di Stato ha deciso di adeguare le misure cantonali per contenere il coronavirus a quelle federali decise da Berna mercoledì. E adeguandosi a Berna, tra le varie misure, il Cantone ha anche deciso di riaprire i locali erotici. Locali che, per decisione dello stesso Esecutivo cantonale, erano stati chiusi in Ticino il 19 ottobre. In seguito, un gruppo di alcuni postriboli aveva inoltrato ricorso contro la decisione governativa. Lo scorso venerdì, però, come detto è arrivato il «dietrofront» del Consiglio di Stato per adeguarsi alle disposizioni federali, che appunto non prevedono su scala nazionale la chiusura di questi locali.

Una decisone che ha fatto storcere il naso ad alcuni. E oggi è giunto il primo atto parlamentare al riguardo. La deputata Tamara Merlo (Più Donne) ha inoltrato al Governo un’interpellanza per chiedere lumi su questa particolare scelta. «Il Consiglio di Stato - si legge nell’interpellanza - il cui messaggio alla popolazione sul comportamento da tenere durante questa fase dell’emergenza è «le scelte giuste ci proteggono», reputa che il fatto di tenere aperti i locali erotici sia “una scelta giusta che ci protegge”?»

«Non ritiene - aggiunge la deputata - che sia poco comprensibile richiedere alla popolazione di limitarsi nella frequentazione della propria cerchia di amici e parenti, ma al contempo lasciare aperti (dalle ore 6 alle ore 23) i locali erotici?». Non resta che attendere le spiegazioni del Governo.

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