Lugano

Tentata rapina al Taleda: resta in carcere anche il quarto autore

Venerdì il giudice dei provvedimenti coercitivi René Libotte ha confermato la misura, già decisa negli scorsi giorni per gli altri tre componenti della banda, proposta dal procuratore pubblico Simone Barca
© Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Nico Nonella
04.10.2024 18:00

Carcerazione preventiva prolungata di tre mesi anche per il quarto autore della tentata rapina alla gioielleria Taleda di Lugano. Venerdì il giudice dei provvedimenti coercitivi René Libotte ha confermato la misura, già decisa negli scorsi giorni per gli altri tre componenti della banda, proposta dal procuratore pubblico Simone Barca.

Che cosa sappiamo finora

Una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della pericolosità del quartetto, che gli inquirenti ritengono affiliati (o perlomeno vicini) al gruppo criminale dei Pink Panthers. Come riferito negli scorsi mesi, infatti, il 48.enne era stato condannato a sei anni per una rapina nel Canton Vaud nel 2019, mentre a un secondo uomo è stato contestato un altro colpo andato in scena a metà marzo a Ginevra. Come se non bastasse, nei confronti di due membri della banda vi sono pure procedimenti penali aperti all’estero (in Europa) per reati analoghi.

Intanto, il lavoro degli inquirenti prosegue e non è da escludere che vi sia il coinvolgimento di altre persone che hanno avuto un ruolo secondario. Ovvero individui dell’organizzazione criminale che non sarebbero entrati nella gioielleria, ma che avrebbero dato una mano a pianificare la rapina nonché organizzare una via di fuga dopo aver messo a segno il colpo. È noto, infatti, che quel giorno la Polizia ha rinvenuto due scooter in un vicino autosilo così come un furgone. Non è escluso, stando a quanto abbiamo potuto approfondire, che siano collegati ulteriori veicoli.