Officine a castione

Terreni persi... ritrovati più a nord

Interrogazione interpartitica sulle pregiate superfici agricole che dovranno essere recuperate a seguito della realizzazione del moderno stabilimento industriale delle FFS - La soluzione c’è e verrà svelata a breve
Parte dei sedimi sui quali, dal 2026, sorgerà il futuro sito produttivo. (Foto Putzu)
Alan Del Don
27.06.2019 15:13

CASTIONE - Officine FFS a Castione: i terreni per il compenso agricolo ci sono? A chiederlo, attraverso un’interrogazione interpartitica al Governo, sono 11 granconsiglieri (primi firmatari i PLR Omar Terraneo, municipale di Biasca, e Fabio Käppeli). I deputati citano il nostro articolo dello scorso 1. giugno nel quale riferivamo che per recuperare i 78.000 metri quadri di preziose superfici che andranno perse a seguito della costruzione del nuovo stabilimento sono stati individuati dei fondi, perlopiù in Riviera (Osogna) e a Biasca in primis, come confermatoci dal Patriziato. Al Consiglio di Stato si domanda pertanto se il compenso avverrà senza riduzione di zone industriali o edificabili. I granconsiglieri chiedono inoltre di essere aggiornati sulla «procedura in corso e sulle eventuali procedure pianificatorie future a livello cantonale e comunale necessarie per la realizzazione» del futuro sito produttivo a Castione e sugli sviluppi concreti per inserire tra i Poli di sviluppo economico, come deciso dal Parlamento, l’ex Monteforno di Bodio-Giornico: il Governo «intende promuovere altre iniziative sulle aree industriali dell’alto Ticino già pianificate per attirare nuove industrie?».

Nel nostro articolo del 1. giugno fornivamo ulteriori dettagli sulla soluzione trovata, e da noi anticipata il 21 maggio, per ovviare alla perdita delle pregiate superfici SAC. La conferma da parte delle Ferrovie dovrebbe giungere a breve. Ebbene, 6 ettari circa sono stati trovati a Biasca. Buona parte dei sedimi appartiene al Patriziato del Borgo. Spostiamoci un po’ più a sud, ad Osogna per la precisione. In questo caso si parla di un ettaro. Idem a Claro, quartiere della nuova Bellinzona. Facendo quattro calcoli arriviamo pressappoco ai 78.000 metri quadrati indispensabili. In ogni modo, per premunirsi al massimo, Ferrovie e Cantone hanno altresì messo gli occhi su alcune aree a Preonzo (non è dato a sapere se fra questi fondi figurano ancora quelli dell’ex Petrolchimica che verosimilmente andrebbero bonificati con conseguente smantellamento delle infrastrutture) e a Barbengo, quartiere interessato dalle superfici SAC come peraltro riportato nella scheda di Piano direttore inerente il territorio agricolo di due anni fa. Non a caso abbiamo citato per ultima questa opzione in quanto, essendo distante da Castione, stando alle nostre fonti avrebbe fatto storcere il naso all’UCT che preferirebbe delle soluzioni più vicine.