Ronco sopra Ascona

Terreno edificabile, ma a preoccupare è la «Batcaverna»

Lo scavo del tunnel e dell'ascensore dentro la montagna per accedere ad una futura costruzione in collina contestato dai residenti. «Saranno due anni da incubo»
L'ingresso della futura caverna per accedere al terreno edificabile in via Fontana Martina a Ronco sopra Ascona. ©CdT/ Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
10.03.2023 20:45

Cinquanta metri scavati orizzontalmente nella roccia, a colpi di dinamite; altrettanti in altezza per raggiugere un terreno edificabile di 7.000 metri quadrati in una delle posizioni più invidiate e panoramiche di Ronco sopra Ascona. Quasi due anni di rumoroso cantiere in via Fontana Martina per realizzare l’accesso riservato verso la strada, dunque una sorta di «Batcaverna», al futuro complesso residenziale o alberghiero del quale si sa ancora poco o nulla. Giovedì nella palestra comunale s’è cominciato ad alzare qualche velo sulla fase preliminare, la realizzazione appunto del tunnel e dell’ascensore che permetterà a veicoli e pedoni di arrivare all’autosilo in quota. L’incontro con i confinanti, richiesto dall’architetto asconese Robert Saudino per conto dei promotori del progetto, rappresentati in sala dal collega Giovanni Cerfeda di Winterthur, doveva servire a chiarire le idee sul cantiere per la realizzazione del tunnel d’accesso di circa cinque metri di diametro alla futura proprietà immobiliare. E una trentina di residenti della zona, gli stessi che si sono opposti alla richiesta d’autorizzazione sull’apertura del cantiere, hanno seguito le spiegazioni dei tecnici della Matteo Muttoni SA, la ditta incaricata di eseguire l’opera.

Si può costruire

Il sindaco Paolo Senn, che ha introdotto la serata pubblica in qualità di «padrone di casa», ha cercato subito di gettare acqua sul fuoco: «Quel sedime sopra via Fontana Marina da decenni è edificabile. Nessuno finora se n’era preoccupato. Ora c’è chi l’ha acquistato e vuole legittimamente costruirci. Ma per poter esercitare il suo diritto deve avere una via d’accesso alla strada, come tutti del resto. È la legge che lo impone, tant’è che il Cantone ha dato il suo preavviso favorevole alla domanda di costruzione del tunnel e dell’ascensore», ha detto Senn, esprimendosi anche in schwiizerdütsch vista la predominanza di confederati in sala.

Strada sbarrata

Il malumore e la preoccupazione tra i presenti si sono fatti tangibili quando i due ingegneri della Muttoni SAhanno illustrato il progetto di scavo. Sedici mesi di cantiere, strada e piazzetta con parcheggi pubblici sbarrata, esplosioni, vibrazioni e rimozione di materiale con una quindicina di camion da 12 tonnellate che percorreranno la stretta via Fontata Martina. «Ci sarà anche una gru?» ha chiesto una partecipante alla serata. E alla risposta affermativa degli ingegneri ha replicato amareggiata: «Visto l’isolamento al quale ci costringerete ci faremo consegnare viveri e generi di conforto a domicilio con la vostra gru».

Ma più che sulla gru, le maggiori perplessità si sono avute quando Andrea Muttoni, geofisico e consulente della ditta appaltatrice, ha descritto in dettaglio lo scavo. «Non esistono cantieri silenziosi, perché lo scavo viene effettuato utilizzando dell’esplosivo. Ci sono segnali di allarme prima del brillamento, rumore  e le vibrazioni provocate dalla deflagrazione delle mine, quindi polvere e detriti che volano. Noi possiamo fare in modo che tutto sia sotto controllo e attenuare problemi e disagi, tant’è che sono già stati fatti dei rilievi nelle abitazioni circostanti, a futura memoria, per valutare eventuali crepe negli edifici o altri danni collaterali», ha spiegato Muttoni, portando la documentazione di altri tunnel e scavi costruiti in centri abitati.  Perplessità sollevate dalla platea anche per quanto riguarda la «tenuta» di via Fontana Martina con il continuo via vai di camion. «Abbiamo delegato allo studio Andreotti il controllo di tutte le strade di Ronco. Se gli specialisti sostengono che via Fontana Martina può reggere il cantiere non ci sarà di che preoccuparsi», ha chiarito il sindaco.

Il resort sul Web

Le immagini che circolano sul web del mega-resort che si intende costruire a Ronco sopra Ascona sono uno specchietto per allodole, vale a dire marketing immobiliare per catturare investitori, come ha ammesso l’architetto Robert Saudino a fine serata. «Stiamo valutando diversi progetti - ci ha poi specificato Giovanni Cerfeda -e a breve presenteremo la domanda di costruzione».
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