Torna in auge la sede SUPSI sopra al futuro nodo intermodale in stazione a Lugano

È un sì figlio di «un’intensa discussione» per un’opera comunque considerata «essenziale per lo sviluppo urbanistico ed economico di Lugano», quello emerso inGestione a favore della quota parte cittadina (27 milioni) per la nuova tappa di lavori nei pressi della stazione FFS, che riguarderà soprattutto la realizzazione del nuovo nodo intermodale del trasporto pubblico lato Besso. La spesa totale sarà di 88 milioni e il Gran Consiglio ha già votato quanto di sua spettanza a inizio anno.
La novità più interessante è il sostegno della Gestione all’ipotesi di insediare la SUPSI nell’edificio che si può costruire sopra il futuro nodo intermodale. Un’ipotesi già ventilata nel 2022 e fatta congelare dall’ex sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti almeno fino alla consolidazione della pianificazione nell’area, cosa a oggi non ancora avvenuta. Il timore di Bruschetti era che questa sede potesse sostituire quella prevista sulla futura copertura della trincea ferroviaria. Ora però la gestione argomenta che, se non se ne arriverà a una entro il 2029 - data in cui è prevista la posa della costosa copertura provvisoria del nodo intermodale (oltre 6 milioni) - la copertura sarà di fatto definitiva e il nuovo edificio non si farà mai. A mente della Gestione, per evitare che ciò accada, «allo stato attuale l’unica via percorribile è quella con la SUPSI».