L'evento

Torneo pasquale, ritorno al futuro

Bellinzona: a quattro anni dall'ultima edizione la rassegna dedicata al calcio giovanile si ripresenterà nell'aprile 2023 con una veste rinnovata – Meno squadre e meno giorni, come ai tempi
La Red Bull Academy, vincitrice nel 2019, l'ultima edizione prima della pausa dettata dalla pandemia. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
22.10.2022 06:00

Dopo quattro anni di forzata pausa a causa della pandemia, il Torneo internazionale Under 19 Wambo Cup di Bellinzona si appresta a tornare dall’8 al 10 aprile 2023 con un’edizione con i fiocchi (visto che sarà la numero 80) e con tante novità, come appreso dal CdT. La più importante - gli assidui frequentatori dell’appuntamento cittadino l’avranno già intuito - è la durata della rassegna: tre giorni invece di cinque. Diminuiscono anche le squadre partecipanti, che passano da otto a sei. Due importanti cambiamenti dettati da ragioni ben precise, come vedremo in seguito.

«Rispettiamo la tradizione»

«Al 95% il torneo si svolgerà. Vi sono ancora dei tasselli del mosaico da sistemare, ma stiamo lavorando alacremente affinché questo prestigioso evento, ricco di tradizione, possa essere riproposto», afferma il nuovo presidente Alfio Moro, il quale è subentrato all’ex granconsigliere Marcello Censi. Assieme al comitato, il timoniere si è messo di buona lena per rilanciare un appuntamento che, come tanti altri, ha dovuto far fronte al maledetto coronavirus. «Purtroppo è così. Abbiamo anche cercato di trovare un’altra collocazione sul calendario, ma pure a livello giovanile è molto fitto. Vi sono delle squadre magari impegnate nelle finali del loro campionato, che si stanno preparando per la stagione successiva oppure che si stanno godendo le meritate vacanze dopo la fine dell’attività agonistica. E poi, va detto, non sarebbe stato rispettoso della storia del torneo, che è sempre stato organizzato nel periodo pasquale, e del nostro pubblico che ci segue con affetto e passione», puntualizza il numero uno.

Alla ricerca di sponsor

Fra gli aspetti ancora da definire, in parte, ve ne sono in primis due. Da un lato prosegue la ricerca di sponsor, dato che vi sono state alcune defezioni importanti legate al periodo di incertezza che - chi più chi meno - stiamo ahinoi vivendo tutti. Dall’altro il comitato sta cercando di portare a Bellinzona squadre di un certo blasone, dato che come visto la prossima sarà l’80. edizione. Che va dunque festeggiata alla grande. «Esattamente. A breve dovremo ricevere delle risposte dai club che abbiamo contattato. La scelta di contenere sia i giorni della rassegna sia le società partecipanti è dettata dal fatto che vogliamo ridurre al minimo i rischi finanziari», conclude Moro.

Da Beckham a Nakata

Il «torneo pasquale» della Turrita, come viene chiamato dai bellinzonesi, necessita di poche presentazioni. L’appuntamento, nato nel 1941 (la prima edizione fu vinta dall’ACB, l’ultima dagli austriaci della Red Bull Academy), gode del sostegno della FIFA; a livello internazionale è una delle rassegne dedicate al calcio giovanile più gloriose. Tant’è che le stesse società fanno a gara per esserci, soprattutto dall’Europa e dal Brasile.

Da notare che fino al 1946 le partecipanti erano sei (quello del 2023, dunque, sarà in un certo senso un ritorno alle origini) e tutte di nazionalità svizzera: Bellinzona, Young Boys, Lucerna, Young Fellows, Maria Hilf e Lugano. Il primo torneo aperto al resto del mondo, per così dire, fu vinto dall’Inter. Numerosi (e poi diventati celebri) i giocatori che vi hanno preso parte. Ricordiamo, ad esempio, David Beckham e Paul Scholes (le menti dello splendido e vincente Manchester United plasmato da mister Alex Ferguson), Alessandro Costacurta e Demetrio Albertini (esponenti di spicco del Milan rivoluzionario di Arrigo Sacchi) ed il giapponese Hidetoshi Nakata, con trascorsi in Italia: Perugia, Roma (quella magica dell’ultimo scudetto, allenata da Fabio Capello), Parma, Bologna e Fiorentina.

La stella del futuro

Sconfiggendo in finale i belgi dello Genk per 3-1, il 22 aprile 2019 la Red Bull Academy si aggiudicò la finora ultima edizione del torneo cittadino. La squadra austriaca, dopo aver ottenuto 7 punti nelle tre partite del girone eliminatorio, aveva sconfitto in semifinale gli svedesi del Malmö. Il 17.enne maliano Keita Habib Ali fu eletto miglior giocatore della rassegna: oggi gioca nella Ligue 1 con il Lione.

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