Tracce di donne ticinesi in 100 biografie

Cento biografie femminili, 14 video-testimonianze, una quarantina di collaboratrici e collaboratori scientifici coinvolti negli studi a carattere biografico, decine di eventi pubblici: è il bilancio dei primi otto anni del progetto «Tracce di donne» condotto dall’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT). La memoria dell’operato femminile rivive attraverso questi spicchi di storia di genere che hanno creato curiosità e interesse in un pubblico intergenerazionale e consapevolezza per la conservazione di documenti e testimonianze riguardanti il lavoro femminile. Il progetto continua verso una lettura della storia ticinese in ottica di genere.
Il patrimonio archivistico depositato negli archivi AARDT ha fornito le piste di ricerca, poi ampliate presso altri archivi pubblici e privati, presso associazioni e famiglie. Lo studio di queste fonti inedite e la raccolta di testimonianze sul territorio ha consentito di realizzare queste biografie dedicate a donne attive nel corso del Novecento in svariati ambiti, a livello locale, regionale e cantonale. I risultati delle ricerche mettono in luce vissuti individuali di impegno educativo, sociale e politico, talenti letterari e artistici, ma anche storie intrecciate fra loro, sfociate in gruppi, associazioni femminili, talvolta in vere e proprie imprese controcorrente. Per esempio, Tracce di donne ha permesso di tessere le fila dell’impegno individuale e collettivo di cittadine senza diritti politici, della lenta conquista del suffragio femminile, avvenuta in Ticino nel 1969 e a livello federale nel 1971. A queste pioniere ticinesi in politica è dedicata un’esposizione itinerante, proposta soprattutto nelle scuole medie, medie superiori e professionali quale supporto didattico all’insegnamento della storia e della civica. Dal 1. ottobre e fino al 23 ottobre 2020, l’esposizione è visitabile negli spazi di Bibliomedia della Svizzera italiana a Biasca.
Le biografie ultime aggiunte
Nel corso del 2020, alla già ricca raccolta di profili femminili pubblicati, si sono aggiunti gli studi biografici dedicati a: Fausta Bardin-Strozzi (1920-1992), levatrice e prima donna eletta municipale a Biasca nel 1972; Mimi Lepori-Bonetti (1949-2016), politica e imprenditrice sociale; Lidia Cremona-Boschetti (1915-1979), prima sindaca ticinese eletta tacitamente nel comune di Vezio nel 1971; Myriam Poli-Dolfini (1926-2018), prima sindaca eletta in votazione popolare nel comune di Brusino-Arsizio nel 1972; Adele Pousaz-Carnelli (1884-1962), prima ispettrice ticinese del Servizio complementare femminile. Anche la raccolta di video-testimonianze si è arricchita di una protagonista del Novecento: Enrica Roffi, prima donna regista alla Radiotelevisione della Svizzera italiana, che ha curato la regia della notte dell’allunaggio il 20 luglio 1969. Tutti questi profili sono consultabili su www.archividonneticino.ch.