Stupefacenti

Traffico di droga, tre arresti nel Luganese

In manette tre svizzeri attivi soprattutto nel Sottoceneri
©Chiara Zocchetti
Red. Online
16.12.2025 14:26

Tre uomini residenti nel Luganese sono finite in manette in quanto sospettati di far parte di un giro di droga attivo soprattutto nel Sottoceneri. Lo comunicano il Ministero pubblico e la Polizia cantonale in una nota congiunta. Negli scorsi giorni, nell'ambito di una serie di accertamenti per reati in urto alla Legge federale sugli stupefacenti, sono stati arrestati un 18.enne, un 25.enne e un 30.enne cittadini svizzeri domiciliati nel Luganese.

Come detto, i tre sono sospettati di essere coinvolti a vario titolo in attività di traffico di sostanze stupefacenti che hanno interessato prevalentemente il Sottoceneri. Le principali ipotesi di reato sono di infrazione aggravata, subordinatamente semplice, nonché contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Il 30enne deve rispondere anche di favoreggiamento e impedimento di atti dell'autorità nonché di infrazione alla Legge federale sugli stranieri. Le misure restrittive della libertà sono già state confermate dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC). L'inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Veronica Lipari.

Gli accertamenti - svolti in collaborazione con la Polizia Città di Lugano - scaturiscono in parte dalle indagini che si sono sviluppate nel contesto dell'accoltellamento avvenuto lo scorso 24 ottobre in un appartamento di Lugano. All'epoca, un 29.enne e un 30.enne svizzeri, domiciliati nel Luganese, erano stati arrestati per tentato omicidio. Gli arresti erano scaturiti in seguito a una segnalazione giunta alla Centrale comune d'allarme (CECAL) della Polizia cantonale venerdì 24 ottobre.  

Quel giorno, poco dopo le 12.00, un 24.enne cittadino svizzero, pure domiciliato nel Luganese, si era presentato in una struttura sanitaria della regione con delle ferite da arma da taglio a una gamba. Gli accertamenti subito avviati per ricostruire la dinamica dei fatti avevano dapprima permesso di risalire all'identità delle due persone arrestate, coinvolte con ruoli diversi nel ferimento, e di procedere quindi in momenti distinti alla loro individuazione e al loro fermo (effettuato, nel caso del 29.enne, da agenti della Polizia Città di Lugano). Durante la mattinata del 24 ottobre, in un appartamento, il 24.enne era stato immobilizzato, picchiato e ferito alla gamba con un coltello dal 29.enne. Le lesioni riportate erano state giudicate di una certa gravità, ma non tali da metterne in pericolo la vita. 

Al termine dei verbali di interrogatorio era stato infine disposto l'arresto sia del 29.enne sia del 30.enne e le misure restrittive della libertà erano state successivamente confermate dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC). Le principali ipotesi di reato erano, a vario titolo, di tentato omicidio, subordinatamente tentate lesioni gravi, subordinatamente lesioni semplici con oggetto pericoloso, coazione e sequestro di persona. Entrambi dovevano inoltre rispondere di reati in urto alla Legge federale sugli stupefacenti.