Tram più caro? «Mantenete quei binari»

«Considerata l’urgenza di risolvere l’annosa questione della moderazione del traffico motorizzato in tutto il Luganese, considerata l’importanza di un potenziamento dell’unico mezzo di trasporto che assicura regolarità di servizio e puntualità tra Basso Malcantone e Lugano, auspichiamo che il progetto di tram-treno sia sostenibile dal punto di vista territoriale e finanziario e chiediamo alle Autorità competenti di prendere nella giusta considerazione» il mantenimento della linea di collina della FLP. Inizia così il testo di una lettera inviata in questi giorni dal Gruppo Linea di collina e dai Cittadini per il territorio del Luganese alla RTTL SA, alle FLP, alla Commissione regionale dei trasporti del Luganese, al Dipartimento del territorio, all’Ufficio federale dei trasporti e ai Municipi dei comuni toccati dal progetto del tram-treno.
Nella missiva firmata da l’ingegner Antonio Borra (Gruppo Linea di collina, dal professor Marco Gianini (Cittadini per il Territorio e dall’architetto Benedetto Antonini si propone, in sostanza, di mantenere la vecchia linea che passa da Sorengo e di congelare la realizzazione del tratto Bioggio-Lugano centro, il quale prevede una galleria di 2,5 chilometri e una fermata sotterranea alla stazione FFS di Lugano. «In questo caso l’accesso dal tram-treno alla stazione e al suo più importante nodo intermodale sarebbe indiretto e costoso per necessità di ascensori e scale mobili ridondanti, mentre solo per il centro città risulterebbe veloce e diretto».
Secondo i firmatari «il solo grande beneficio del tram così come è concepito è il collegamento con il centro città, mentre risulta a tutti gli effetti una pesante perdita per le relazioni con la ferrovia e i trasporti su strada, nonché per la innegabile valenza paesaggistica, di svago e turistica della tratta di Collina». Insomma, «un solo beneficio non ottimale che si sommerebbe alla nuova tratta da Bioggio a Manno non giustifica l’enorme investimento sotto il profilo costi-benefici e qualità urbanistiche ottenute».
Nella lettera viene fatto presente che «l’esplosione dei costi», dovuta principalmente a modifiche di progetto, «ne implica la dovuta revisione». Il mantenimento della linea di collina «in sintonia col principio della ridondanza, permetterebbe la sostituzione dell’accesso diretto al centro Città e, viceversa, alla stazione FFS in presenza di disturbi, incidenti e indispensabile manutenzione».