Progetti

Tre scenari per le Scuole medie di Castione

Oltre al progetto di ampliamento, sempre bloccato da un ricorso, il Cantone sta valutando il risanamento dell’edificio con riduzione del numero di allievi o la costruzione altrove di una nuova sede
Il progetto del futuro comparto scolastico di Castione. © Edy Quaglia e Atelier PeR architetti
Red. Bellinzona
12.01.2021 14:28

Le valutazioni delle autorità cantonali al riguardo delle Scuole medie di Castione si muovono su tre scenari. Li ha illustrati il sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli rispondendo, durante l’ultima seduta dello scorso del Consiglio comunale, ad una interpellanza presentata del gruppo PPD. Il primo scenario prevede la sopraelevazione di un piano dell’attuale edificio sotto il cui tetto è previsto anche la nuova scuola dell’infanzia di Castione. La variante pianificatoria che spiano al progetto per la creazione del nuovo comparto scolastico è però contestata da un maxiricorso interposto al Consiglio di Stato da una sessantina di cittadini che ritiene eccessivamente invasiva la sopraelevazione dell’attuale edificio, la quale andrebbe a snaturare la zona e provocherebbe un impatto paesaggistico rilevante per il vecchio nucleo di Castione e per la campagna di Lumino.

Lifting o demolizione

Il secondo scenario prevede il semplice risanamento dell’edificio scolastico con la riduzione del numero di allievi da 500 a 350 con il trasferimento in altre sedi dei 150 restanti. Infine il terzo scenario contempla la possibilità di demolire l’attuale sede della Scuola media di Castione per costruirne una nuova nel territorio compreso tra Bellinzona e Claro con una ridefinizione degli attuali comprensori.

L’MPS chiede chiarezza

E proprio questa ultima opzione è oggetto di una interpellanza firmata dai tre granconsiglieri dell’MPS-POP-Indipendenti. In particolare Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori chiedono al Consiglio di Stato di confermare se, effettivamente, l’autorità cantonale stia studiando degli scenari per gli studenti dei Comuni che oggi fanno capo alle medi di Castione, di illustrare, a grandi linee, quali siano, nonché di chiarire se le autorità comunali dei Comuni interessati sono state coinvolte (o lo saranno) nell’elaborazione di questi possibili scenari.