Treni-navetta nel San Gottardo: opzione non percorribile

Pedaggio, sistema di prenotazione. Negli ultimi mesi sono state avanzate varie proposte per risolvere il problema delle colonne di automobili che, in occasione delle festività primaverili ed in maniera ancora più consistente durante l’estate, si formano regolarmente ai due portali della galleria autostradale del San Gottardo. Tra queste proposte vi è anche quella di ripristinare i treni-navetta attraverso il vecchio tunnel ferroviario. L’idea rilanciata dal granconsigliere liberale radicale Patrick Rusconi è però stroncata dal Consiglio di Stato. «Il ripristino del collegamento non è oggi possibile», scrive il governo cantonale nella sua recente risposta all’interrogazione con la quale Rusconi chiedeva appunto se il Cantone non intendesse proporre alle FFS di riattivare il servizio. «La zona di carico e scarico delle auto a sud della stazione di Airolo - spiega il Consiglio di Stato - è stata smantellata definitivamente». E questo nell’ambito del progetto allestito dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) per la seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo.
Area di pianificazione
La zona di carico e di scarico dei treni navetta è inoltre un’area di pianificazione comunale. È infatti oggetto dello studio di riqualificazione urbanistica che consentirà di valorizzare il fondovalle: grazie alla copertura di circa un chilometro dell’autostrada antistante l’abitato di Airolo realizzata con parte del materiale di scavo del secondo tubo, verrà ricavata una superficie verde aggiuntiva di circa 160.000 metri quadrati. Ciò che permetterà di migliorare notevolmente la situazione paesaggistica e ambientale della regione. Oltre agli aspetti infrastrutturali, spiega ancora il governo nella risposta all’interrogazione di Rusconi, le FFS non dispongono e non prevedono ordinazioni di materiale rotabile per poter riattivare l’offerta di treni-navetta tra Airolo e Göschenen. Dopo il tragico incidente del 2001 nel tunnel autostradale, faceva ancora notare Rusconi, le ferrovie furono però in grado di ristabilire questo servizio nel giro di 24 ore. «La soluzione del ripristino dei treni-navetta sulla tratta di montagna del San Gottardo era l’unica opzione disponibile per evitare l’isolamento del nostro Cantone», fa notare a tal proposito il Consiglio di Stato.
In colonna comunque
Ribadendo la non praticabilità della proposta avanzata da Rusconi, il governo aggiunge che gli automobilisti intenzionati a far capo alle stazioni di carico dei treni-navetta durante i periodi di forte traffico si troverebbero comunque incolonnati sulle rampe di accesso della galleria del San Gottardo per poter raggiungere Airolo o Göschenen. «In alternativa verrebbero gravate da traffico indesiderato le strade cantonali dell’Alta Leventina e del Cantone Uri disattendendo gli auspici della popolazione residente in queste regioni». Per sgravare la strada cantonale in Alta Leventina dal traffico parassitario dei vacanzieri, aggiungiamo noi, l’Ustra ha introdotto già dall’anno scorso la corsia «Cupra» che consente di raggiungere lo svincolo autostradale di Airolo evitando la colonna per poi proseguire il viaggio sulle strade dei Passi del San Gottardo o della Novena. Corsia che in teoria potrebbe essere utilizzata da chi volesse caricare la propria auto sui treni-navetta. Ma come detto, il ripristino della cosiddetta «autostrada viaggiante» nella vecchia galleria del San Gottardo non è oggi possibile.