Tresa non vuole sbagliare la partenza

Giocare d’anticipo per garantire l’operatività del nuovo Comune di Tresa dal primo giorno, cioè dalle prime elezioni previste per il prossimo 18 aprile. È a questo che sta lavorando il gruppo di lavoro da quando il Gran Consiglio ha dato via libera all’unione tra Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa. Lavoro che è stato illustrato oggi in conferenza stampa a Croglio, con un importante punto fermo: nulla di quanto si dirà sarà vincolante per il primo Esecutivo del nuovo Comune. E non potrebbe essere altrimenti: sarà chi verrà eletto a dover decidere nel merito.
Detto ciò, gli abitanti nel decidere di unirsi si sono basati su uno studio aggregativo, quindi difficilmente da quello ci si scosterà. Studio che ha funto da base per il prosieguo dei lavori ed è stato affinato. Qualche esempio: il moltiplicatore sarà contenuto entro l’85% malgrado la pandemia da coronavirus abbia portato a una diminuzione stimata del 15% del gettito, cosa porta a suggerire per i primi due anni una contrazione degli investimenti e una cautela gestionale.
Quanto all’utilizzo delle ormai quasi ex case comunali, a Ponte Tresa si propone di inserire il Municipio del nuovo Comune, nonché la segreteria comunale, la cancelleria e il controllo abitanti; a Croglio l’ufficio tecnico, a Sessa i servizi finanziari e a Monteggio il magazzino comunale. Un grattacapo è però legato a Ponte Tresa: era prevista la ristrutturazione della casa comunale, ma sono ancora in ballo ricorsi contro il credito da 1,4 milioni votato dal Consiglio comunale (si è al TRAM), cosa che comporta trovare una soluzione alternativa per i servizi amministrativi.
Presso le quattro case comunali si troveranno poi gli albi comunali, la bucalettere per votare per corrispondenza, i seggi e gli sportelli. Questi saranno aperti per ciascuno quartiere una o due mezze giornate a settimana (maggiormente nella sede centrale di Ponte Trese) con la possibilità di incontri su appuntamento. Al contempo verrà potenziato il sito internet e lo sportello virtuale. L’idea è anche di pianificare la rotazione del personale sui quattro ex comuni.
Il gruppo di lavoro, inoltre, ha preparato fra le altre cose bozze, del nuovo organigramma (con i relativi mansionari), del regolamento comunale, del regolamento organico dei dipendenti, e della scala di classi e stipendi per l’organico, il tutto coinvolgendo i collaboratori nel processo decisionale. Le bozze verranno poi consegnate al nuovo Municipio.
Oltre a quanto detto in entrata (garantire da subito l’operatività), tutto ciò ha anche lo scopo di garantire la continuità e l’efficienza dei servizi, con l’impegno da qua ad aprile di non prendere decisioni che possano essere vincolanti per il nuovo Esecutivo.