Giustizia

Tribunale di appello, scelto Nicola Respini

Il Gran Consiglio ha eletto l’attuale sostituto procuratore generale, che prenderà il posto di Mauro Mini alla testa della Corte dei reclami penali
©CdT/Archivio
Nico Nonella
21.06.2021 17:30

Tutto secondo copione, nessun ribaltone dell’ultimo minuto e, di conseguenza, nessuno «sgambetto» ai popolari democratici: il Gran Consiglio ha eletto il magistrato Nicola Respini quale nuovo giudice del Tribunale d’appello. L’attuale sostituto procuratore generale sarà attribuito alla Corte dei reclami penali e prenderà il posto del presidente Mauro Mini.

La votazione, avvenuta come da prassi a scrutinio segreto, ha premiato l’attuale sostituto procuratore generale, di area PPD, il quale ha ottenuto 60 voti, un risultato ben al di sopra della soglia della maggioranza assoluta. Il plenum ha dunque seguito le raccomandazioni della maggioranza della Commissione giustizia e diritti.

Mini, lo ricordiamo, lascerà la carica a fine agosto e per la sua successione erano pervenute dodici candidature, in seguito ridotte a cinque, quasi tutte di area popolare democratica. Due candidati si erano ritirati prime delle audizioni davanti alla Commissione di esperti indipendenti, cinque in seguito a esse. Oltre a Respini, erano dunque rimasti in corsa anche la giudice della pretura penale Sonia Giamboni Tommasini (che ha ottenuto 12 voti), i vice cancellieri della Corte dei reclami penali Carlo Iazeolla (1) e Alessandra Mondada (3) e la giudice del Tribunale penale federale Claudia Solcà (5).

Scongiurato, dunque, un ribaltone che avrebbe assunto i contorni di un vero e proprio «sgarbo» al PPD e che avrebbe nuovamente sconfessato la Commission. Un evento, questo, già verificatosi in occasione dell’elezione del pretore di Vallemaggia, quando il candidato sostenuto dalla maggioranza dei commissari, Manuel Bergamelli, non era stato votato dal plenum, che gli aveva preferito Petra Vanoni. La candidata di area PLR l’aveva spuntata sull’indipendente con 44 voti contro 39. L’esito del voto aveva mandato su tutte le furie il presidente del PPD Fiorenzo Dadò. E lo stesso Dadò aveva recentemente ribadito dalle colonne de La Regione che se il plenum, oggi, non avesse seguito le raccomandazioni della Commissione, avrebbe chiesto di rivedere il sistema di nomina dei magistrati. I timori alla vigilia del voto erano dunque che potesse ripetersi un rimescolamento delle carte in tavola dell’ultimo minuto, ma così non è stato.

Concorsi in vista

Uno dei prossimi passi sarà in primis l’apertura del concorso per l’assunzione di un nuovo procuratore pubblico. Il nuovo sostituto pg verrà invece scelto direttamente dal procuratore generale Andrea Pagani. Va precisato che i magistrati hanno un periodo di disdetta di sei mesi. Se Respini - vista la delicatezza della nuova carica che andrebbe a ricoprire - dovesse decidere di lasciare anzitempo il Ministero pubblico spetterà al Consiglio della magistratura decidere se accorciare i tempi. Restando in tema di concorsi, va segnalato che i concorsi per l’elezione del quarto giudice dei provvedimenti coercitivi e per il successore del giudice della Pretura penale Marco Kraushaar verranno pubblicati dopo le ferie giudiziarie. Lo ha deciso la scorsa settimana la Commissione giustizia e diritti.