Tributi e abbracci a Giovanna Masoni

Da Borradori ("La ammiro") a Cattaneo ("Battagliera e determinata") ecco le reazioni dei colleghi della vicesindaca dimissionaria
Borradori e Masoni ieri durante l'annuncio.
Red. Online
13.11.2015 05:05

LUGANO - Tributi politici e abbracci. Ad attendere Giovanna Masoni Brenni tra telecamere, fotografi e giornalisti c'erano diversi colleghi di partito – Giovanna Viscardi, Roberto Badaracco, Peter Rossi, Tobiolo Gianella, Erasmo Pelli, Aldo Pessina – esponenti di altri gruppi giunti a renderle tributo – come Lorenzo Jelmini e Simonetta Perucchi Borsa (PPD) – e direttori di dicastero che hanno lavorato con lei – Sandro Lanzetti, Milo Piccoli e Lorenzo Sganzini.

Chiamato a introdurre l'addio di un collega per la seconda volta in questa legislatura, dopo le dimissioni di Giorgio Giudici, il sindaco Marco Borradori ha riconosciuto alla collega di aver lavorato «con grande intensità» per Lugano: «Ci mancherà come politica e come persona. Del resto la vita politica è difficile e logorante e Giovanna ha fatto una scelta molto responsabile nei confronti della sua famiglia. La ammiriamo per questo. La vita in fondo scorre accanto a noi e ogni tanto è giusto guardarla».

Michele Bertini ha speso parole dolci per la collega: «Mi hai insegnato a crederci sempre e ad andare avanti nonostante le critiche, come hai dimostrato in grandi e piccoli progetti. Mi sento come un bambino che si è perso in un supermercato e non trova più la mamma».

«La frauenverein si divide dopo poco... – ha commentato dispiaciuta Cristina Zanini Barzaghi – Per te ho una cartolina della foce, perché sei anche mamma della foce, un libro del coordinamento delle donne di sinistra, ma che è interessante per tutte, e un altro da colorare, Il giardino segreto».

Angelo Jelmini ha parlato di una donna «intelligente, caparbia, determinata, visionaria, capace di dibattere ma rispettosa, convinta delle sue tesi anche quando ha torto, anche se accade raramente». Sulla stessa frequenza la presidente del PLR di Lugano Giovanna Viscardi, convinta che la città «perde una politica validissima», il capogruppo Roberto Badaracco, che le ha riconosciuto «un grande cuore» e il presidente del Consiglio comunale Peter Rossi: «Perdiamo un anello forte, leale e capace». «Uno dei giocatori più forti di un'altra squadra si ritira e partiticamente posso anche esser contento – ha aggiunto Lorenzo Jelmini – ma pensando al bene di Lugano no».

In serata è giunto anche un messaggio del presidente del PLR cantonale Rocco Cattaneo. «Giovanna è una donna battagliera e determinata che ha saputo affermarsi e farsi apprezzare per la sua coerenza e la sua competenza, raggiungendo traguardi tangibili come l'inaugurazione del LAC. Ma adesso – ha ammonito Cattaneo – dobbiamo guardare con urgenza al futuro, perché le elezioni comunali si avvicinano e Lugano è la città più importante del Cantone. Sono certo che la sezione saprà mettere in campo una lista forte. Bisognerà farlo partendo dall'uscente Michele Bertini, la personalità che per il nostro Partito ha segnato forse più di tutte l'inizio dell'era rinnovamento, ottenendo un risultato strepitoso alle ultime cantonali».