Cevio

Turismo e svago, la Vallemaggia chiude il cerchio

Pubblicato il bando di concorso per il nuovo centro ricreativo di Bignasco da circa 7 milioni – Tre le varie opere previste una piscina coperta e un’area per camper nella zona della Cascata Grande – Si completa così l’offerta regionale che vanta già gli impianti di Bosco Gurin e la pista di Prato Sornico
Il centro turistico-ricreativo di Bignasco andrà a situarsi in un luogo idilliaco. © Comune di Cevio
Mauro Giacometti
05.11.2020 19:02

Sarà l’investimento cardine della prossima legislatura per l’intera comunità della Vallemaggia. Il futuro Centro ricreativo-turistico di Bignasco, frazione del Comune di Cevio, da realizzarsi al posto dell’attuale piscina scoperta che s’affaccia sulla Cascata Grande, assume sempre più i contorni di una realizzazione strategica per l’intera regione. Non tanto per i costi preventivati, circa 7 milioni di franchi, quanto per l’investimento che il sindaco Pierluigi Martini considera «necessario e anticiclico», come ci dice commentando il bando di concorso recentemente pubblicato e che formalmente dà il via alla fase più concreta di un progetto atteso da anni e che andrebbe a completare l’offerta turistica del comprensorio che si estende dalla Vallemaggia alla Val Rovana e alla Lavizzara. «Proprio in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, la prospettiva di un investimento pubblico milionario contribuirà a dare un segnale di ottimismo a tutta la comunità. Potremmo dare lavoro ai nostri artigiani, alle nostre imprese, dimostrando insomma di saper osare nel realizzare un’infrastruttura della quale Cevio si fa promotore e che, anche grazie ai sussidi cantonali e federali (è previsto il 50% di aiuti pubblici a copertura della spesa globale, ndr), segnerà la storia del nostro comune e di un’intera regione», sottolinea Martini.

Sinergie nella regione
Per avviare il concorso pubblico d’architettura che «immaginerà» il futuro Centro ricreativo-turistico di Bignasco, peraltro inserito nel Masterplan Vallemaggia, il Comune di Cevio ha già stanziato 150 mila franchi. Nel bando di concorso, che scade il prossimo 11 dicembre, sono indicati dei contenuti di massima che dovranno avere gli elaborati che parteciperanno al bando: una piscina coperta, dunque utilizzabile tutto l’anno e che andrà a sostituire l’attuale impianto natatorio scoperto e un po’ vetusto, una struttura annessa con spogliatoio, docce, servizi e bar, un’area di svago in zona cascata, che rappresenta l’attrazione principale del sito, una dedicata a vari sport, come ad esempio beach-volley, tennis, calcetto, ecc. Dulcis in fundo, un’area di sosta attrezzata per i camper, con inizialmente una trentina di posteggi, che permetterà ai turisti «on the road» un confortevole soggiorno a Bignasco, che diventerebbe quindi uno dei poli di riferimento per attraversare e conoscere tutta la regione. «Con gli impianti di risalita già presenti a Bosco Gurin e la pista di ghiaccio di Prato Sornico chiudiamo il cerchio delle strutture sportive e per il tempo libero nella regione. Chiaramente la priorità restano i turisti, ma tra gli utenti del futuro Centro ricreativo di Bignasco ci metterei senz’altro i residenti e le loro possibilità di svago. Con la piscina coperta, poi, potremmo organizzare corsi di nuoto invernali, aprire le porte all’attività scolastica, alle varie società sportive, a gruppi quali Pro Senectute e naturalmente agli anziani degenti nel Centro socio-sanitario di Cevio», spiega ancora il sindaco.

Contributi «scolastici»
L’orientamento verso la realizzazione di una struttura balneare coperta, anziché la ristrutturazione dell’attuale piscina che mostra i suoi limiti ed è utilizzabile solo durante la stagione estiva, è emerso chiaramente da uno studio di fattibilità commissionato ad una società di consulenze economiche zurighese negli scorsi anni dal Comune di Cevio. Le possibilità di sinergie con il Dipartimento dell’educazione, della scuola e dello sport (DECS) per la realizzazione di un impianto che, essendo disponibile tutto l’anno, possa servire anche per i corsi natatori degli allievi della Scuola media di Cevio, potrebbe dare ulteriori impulsi e garantire una decisiva quanto auspicabile compartecipazione del DECS al progetto di Bignasco. «Siamo consapevoli che i costi di realizzazione e di gestione di una struttura del genere saranno importanti, ma ritengo che, soprattutto in una regione periferica come la Vallemaggia, occorre proiettarsi sul futuro senza fasciarsi la testa. Ci vorranno dai tre ai cinque anni per veder realizzato il Centro turistico-ricreativo di Bignasco, dunque il cammino è ancora lungo ed impegnativo. Però occorre partire», conclude il sindaco.