Tutela dei beni culturali: approvata la variante di Piano regolatore

A sei anni dalla sua pubblicazione, la variante di Piano regolatore del quartiere di Bellinzona è stata approvata dal Consiglio di Stato. Lo fa sapere, con un comunicato, il Municipio della Turrita, che annuncia però l’intenzione di ricorrere al Tribunale amministrativo cantonale per quanto riguarda la decisione concernente il quartiere San Giovanni, ritenendo «le nuove disposizioni troppo restrittive per i proprietari delle case».
Il comunicato
L’iter, si legge nella nota, è stato lungo e complesso. Una Commissione consultiva speciale, composta da membri del Municipio e rappresentanti di tutti i gruppi del Consiglio comunale, coadiuvata da un consulente, ha redatto l’elenco dei beni da tutelare localmente. Il relativo messaggio municipale è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale il 4 dicembre 2017.
Con decisione del 16 aprile 2025, dopo ben 6 anni dalla pubblicazione della variante, il Consiglio di Stato ha approvato tutte le tutele locali e si è pronunciato su quelle cantonali. Ha inoltre confermato l’inserimento di alcuni edifici nel Piano particolareggiato del Centro storico, definito il perimetro di rispetto e quello di interesse archeologico attorno alla chiesa di San Paolo ad Arbedo e respinto in larga misura i ricorsi presentati.
Il quartiere San Giovanni
Il Governo cantonale, evidenzia il Municipio, ha riservato particolare attenzione al quartiere San Giovanni, al quale è stata imposta la tutela cantonale nel suo insieme; per tale area, il Consiglio di Stato ha stabilito normative specifiche di conservazione. Il Municipio intende, tuttavia, «ricorrere al Tribunale amministrativo cantonale, ritenendo eccessivamente restrittive le nuove disposizioni imposte ai proprietari delle case». Si citano, ad esempio, il fatto che sono permessi unicamente interventi di conservazione e restauro, anche laddove sarebbero giustificabili degli ampliamenti, e il divieto di installazione di impianti solari termici e fotovoltaici, anche se ben integrati nelle falde dei tetti. La variante includeva anche un vincolo di conservazione per l’edificio ex Gioconda, situato di fronte alla stazione FFS di Bellinzona. Tuttavia, «recenti indagini strutturali hanno evidenziato criticità rilevanti per la conservazione, anche solo parziale, dello stabile. Di conseguenza, a seguito di una richiesta del Municipio, l’approvazione è stata sospesa in attesa di ulteriori verifiche tecniche e pianificatorie con i servizi cantonali preposti».
Soddisfazione
Nonostante la lunga procedura, in termini generali il Municipio ha espresso «soddisfazione» per l’approvazione della variante, che consente ora di disporre di una solida base pianificatoria per il miglioramento, la tutela e la valorizzazione di un patrimonio storico, culturale e urbanistico. «Ciò contribuirà in modo significativo alla salvaguardia dell’identità rispettivamente al prestigio della Città di Bellinzona da trasmettere alle generazioni future».