Tutte le cifre di Moon and Stars

LOCARNO – Importante attore nel panorama turistico locarnese, Moon and Stars è un evento musicale che non è solamente foriero di un ritorno d’immagine a livello internazionale, ma che lascia anche sul territorio un certo indotto, diretto e indiretto. Per questo i concerti estivi di piazza Grande vanno sostenuti. È l’estrema sintesi della risposta del Municipio cittadino a un’interrogazione di Pietro Snider (PS) e cofirmatari, che voleva proprio fare il punto della situazione. «Al fine di garantire un futuro alla manifestazione confrontata come altri eventi ad un costante aumento dei costi, in particolare per i cachet degli artisti cresciuti a dismisura negli ultimi anni, è stata chiesta un’estensione dell’offerta anche su largo Zorzi, che l’Esecutivo ha autorizzato durante le scorse due edizioni», si ricorda nella risposta. Uno degli obiettivi dell’operazione era inoltre quello di offrire uno spazio, dove assistere a concerti gratuiti, anche per il pubblico locale. Obiettivo che sembra essere stato raggiunto: se gli spettatori della piazza nel 2018 sono stati 55.000, in totale si calcola che Moon and Stars abbia attirato 120.000 persone.
Il Municipio, dunque, fornisce alcune cifre richieste dagli interroganti. L’edizione 2017 ha permesso di versare imposte alla fonte, per ciò che concerne gli artisti, pari a 399.708 franchi, di cui 145.157 incassati dal Comune. Il resto è andato al Cantone. E, secondo le informazioni ricevute dagli organizzatori, quest’anno la cifra complessiva è cresciuta a 428.000 franchi, di cui ancora una volta 155.000 riversati alla Città. Locarno incassa inoltre una tassa per il suolo pubblico e per le prestazioni offerte, come ad esempio quelle per la pulizia, la presenza del picchetto dei pompieri e della polcomunale (fuori dal perimetro dell’evento), il coordinamento del servizio manifestazioni e la raccolta rifiuti. «Negli ultimi anni – si legge però nella risposta – la manifestazione ha registrato importanti deficit, che hanno indotto il Municipio alla riscossione di una tassa di minor entità rispetto al passato, visto che il rischio di perdere l’evento era alto». Evento che, come noto, è «sostenuto con forza dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV) e da Hotellerie Suisse». Nel 2009, l’ente del turismo stimava un consumo diretto da parte degli avventori ai concerti di circa un milione al giorno (alberghi, ristorazione e altro, senza il costo del biglietto). E in una recente riunione con l’Esecutivo, Moon and Stars ha comunicato che nel 2018 sono stati conclusi contratti con ditte ticinesi per un totale di 1,4 milioni di franchi. Gli stessi organizzatori intendono commissionare uno studio sull’impatto finanziario dell’evento a un istituto universitario.
Inoltre, Energy Schweiz (gruppo Ringier) – alla quale la Moon and Stars SA con sede a Locarno da due anni affida l’organizzazione della manifestazione – ha fornito alcune cifre sull’impiego di ticinesi durante i concerti. In aggiunta ai dipendenti fissi del gruppo, nel 2018 hanno lavorato per Moon and Stars 149 persone, di cui 138 risiedono in Ticino. Anche la gestione dei bar in piazza, la sicurezza, il catering, i pasti del personale e così via sono stati affidati a ditte del cantone, soprattutto locarnesi. Mentre i food-truck presenti in largo Zorzi sono stati «minuziosamente selezionati, considerando stretti criteri di qualità: delle 25 postazioni, 7 erano ticinesi».
Tutto questo non toglie che «quest’anno il Municipio ha però ricevuto più critiche che in passato e si è quindi già attivato presso gli organizzatori per discutere alcune misure per limitare i disagi». Rimarcando comunque che gli esercizi pubblici della piazza e di largo Zorzi «hanno sicuramente approfittato anche quest’anno di un’ottima affluenza su tutto l’arco della rassegna», l’Esecutivo intende intercedere presso Moon and Stars per un loro maggior coinvolgimento. A gennaio, dunque, sarà indetta una riunione per affrontare il tema della raccolta dei rifiuti e di appunto di un coinvolgimento degli esercenti locali nel villaggio «Food and Music Street». E, infine, a febbraio è in programma un incontro con i vertici di radio Energy per discutere di altre problematiche emerse quest’estate.