Elezioni

Tutto come prima nei Grigioni

L'Alleanza del Centro conferma le tre poltrone in Governo, nel quale entrano i volti nuovi di Carmelia Maissen (AdC) e Martin Bühler (PLR) - Nulla da fare, anche stavolta, per l'UDC
Il trio dell'Alleanza del Centro: Maissen, Parolini e Caduff (il più votato in assoluto). © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
15.05.2022 15:06

Se non fosse per i due volti nuovi, diremmo che nel Governo grigionese non è cambiato nulla. Perché così è, dopo le elezioni odierne. I partiti hanno confermato le poltrone nell’Esecutivo, con l’Alleanza del Centro (AdC) che anche la prossima legislatura avrà la maggioranza relativa con tre seggi. Uno a testa per il PLR e per il Partito socialista rinforzato dai Verdi. Le vere novità di questa tornata, in ogni modo, sono l’ingresso di una donna nella stanza dei bottoni ed il colpaccio nuovamente mancato dell’UDC, che non è riuscita nemmeno stavolta a conquistare lo scranno perso nel 2008. La partecipazione è stata del 39,15% circa.

Finalmente una donna

Il più votato è stato il presidente uscente Marcus Caduff (AdC), in carica dal 2018, con 29.991 preferenze. Elezione scontata pure per gli altri due uscenti, il collega dell’Alleanza del Centro Jon Domenic Parolini (25.037, nell’Esecutivo da due legislature) nonché il socialista Peter Peyer, in Governo da quattro anni, con 26.063 suffragi. La poltrona lasciata vacante dal PLR Christian Rathgeb è stata difesa brillantemente dalla new entry Martin Bühler (46 anni, laureato in scienze politiche, attualmente capo dell’Ufficio del militare e della protezione civile e responsabile dello Stato maggiore di condotta, 28.649 voti), che si è fatto conoscere in tutto il Cantone negli ultimi due anni essendo in prima fila nella lotta al coronavirus. L’altro volto nuovo è quello della 45.enne sindaca di Ilanz/Glion Carmelia Maissen (AdC), architetta, granconsigliera da un quadriennio, che ha messo in carniere 25.145 preferenze. Ha difeso il seggio lasciato vacante dal popolare democratico Mario Cavigelli

Democentristi a bocca asciutta

Fallito per contro il tentativo dell’imprenditore Roman Hug (UDC, di cui è presidente cantonale), 42 anni, deputato dal 2014 e sindaco di Trimmis, che si è dovuto accontentare di 18.926 preferenze. Un altro flop dopo quelli di Heinz Brand (2010 e 2014) e Walter Schlegel (2018). La candidatura «selvaggia» di Hans Vetsch è stata premiata con soli 3.500 suffragi. I futuri consiglieri di Stato entreranno in carica il 1. gennaio 2023.

Dato per scontato che i tre uscenti terranno il rispettivo dipartimento (quindi Caduff quello dell’economia pubblica e socialità, Parolini l’educazione e la protezione dell’ambiente e Peyer giustizia e sanità), resta da capire a chi andranno le finanze e le infrastrutture. Entro metà pomeriggio verranno resi noti anche i risultati dell'elezione del Gran Consiglio, per la prima volta con il sistema biproporzionale.