Uber Eats sbarca anche a Locarno

Uber Eats, l’applicazione per la consegna di pasti a domicilio, sbarca (anche) a Locarno. Il servizio di consegna, già disponibile a Lugano da febbraio 2025, sarà progressivamente esteso al resto del cantone.
«Uber Eats continua la sua espansione in Ticino e annuncia oggi il lancio ufficiale a Locarno», viene annunciato con una nota ai media. «I locarnesi potranno ora usufruire del servizio di consegna pasti a domicilio tramite l’app. Le consegne saranno effettuate dai servizi di consegna dei ristoranti partner o da corrieri indipendenti in bicicletta o scooter che utilizzano l’applicazione».
I ristoranti
Questa espansione apre un canale di vendita supplementare per i 10 ristoranti partner a Locarno: Ciccio Burger, Civico 23, McDonald’s, Pizza Flash, Pronto Pizza, Ronin Poke, Ronin Sushi & Japanese Cuisine, Sardinnia, Specialità Arabe e Wabi Sabi.
Il servizio di consegna Uber Eats è disponibile in base agli orari di apertura dei ristoranti partner. Lo stato della consegna può essere seguito in tempo reale tramite l’app, con un tempo di attesa medio inferiore a 30 minuti.
«Siamo molto felici di annunciare il lancio del nostro servizio di consegna di pasti a domicilio a Locarno», dichiara Guillaume Malfait, General Manager di Uber Eats in Svizzera. «La piattaforma permetterà ai locarnesi di accedere a una vasta selezione di cucine, in consegna e da asporto, e ai ristoratori di accrescere la propria attività e visibilità. Le prossime settimane saranno dedicate allo sviluppo di nuove collaborazioni con i ristoranti e all’ampliamento della nostra area di consegna in tutto il Ticino».
Il reportage della Domenica e l'interrogazione al Governo
A metà marzo, lo ricordiamo, il giornalista della Domenica Davide Illarietti si è unito ai fattorini con i zaini verdi sulle strade luganesi, per una settimana. Per capire le condizioni di lavoro, e cosa succede tra il «click» e il pasto recapitato sulla soglia delle case. Il reportage non è passato per nulla inosservato. Tanto da finire sul tavolo del Consiglio di Stato, con un'interrogazione presentata dal Gruppo parlamentare PS-GISO-FA – firmata da Fabrizio Sirica e Yannick Demaria – sulla gig economy e sulla tutela del lavoro in Ticino.