Un 32enne accusato di doppio stupro

LUGANO - Due giovani sostengono di essere state costrette a subire rapporti sessuali con la violenza. Lui, 32 anni domiciliato nella regione, in un caso ammette le proprie responsabilità ma nel secondo respinge ogni addebito sostenendo la consensualità dell'ex compagna. La procuratrice pubblica Marisa Alfier lo accusa di violenza carnale ripetuta, coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli e ingiuria, e l'uomo, difeso dall'avvocato Fulvio Pezzati, è comparso ieri davanti alla Corte delle Assise Criminali di Lugano presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.
Un caso difficileAffetto da un disturbo border line e incline all'uso di alcol e cocaina, disoccupato e a carico dell'assistenza, l'imputato si è presentato con alle spalle una vita famigliare difficile e diversi precedenti per furto e consumo di stupefacenti. In aula ha riconosciuto la violenza commessa tra il 2002 e il 2004: vittima una ragazza che aveva conosciuto in un istituto per giovani dove entrambi erano stati collocati, con cui aveva avuto una breve relazione e che all'epoca era minore di 16 anni. I fatti si sarebbero svolti al domicilio dell'adolescente che l'imputato, all'epoca poco più che 18.enne, frequentava assiduamente al punto da arrivare a consumare sul posto cocaina. E proprio in questo ambiente, tra i fumi dell'alcol e della droga, avrebbe avuto più rapporti carnali con la ragazza.
Il secondo episodioSecondo la procuratrice Marisa Alfier, quello non è però stato un episodio isolato. Nel 2012 l'imputato ci sarebbe infatti ricascato. Vittima, questa volta, una giovane donna maggiorenne con cui l'uomo aveva avuto una breve relazione. Si erano conosciuti quando lui era già sotto inchiesta (cosa di cui lei però ignorava) ed erano andati a vivere insieme. Il condizionale resta comunque d'obbligo perché, a differenza del precedente caso, questa volta l'imputato respinge ogni addebito perché, come ha ribadito davanti alla Corte, lei sarebbe stata consenziente.
