Evento

Un abbraccio nella morte per inneggiare alla vita

Con «Incanta l’attimo» la musica entra al cimitero di Locarno proponendo una serie di concerti a ridosso della solennità nella quale si ricordano i defunti – Nata lo scorso anno nel momento delicato e doloroso della pandemia, la mini rassegna – in programma sabato e domenica – ha toccato una corda sensibile
A far da suggestiva cornice ai concerti saranno gli affreschi quattrocenteschi della chiesa di Santa Maria in Selva, situata all’interno del cimitero di Locarno. ©OSA!
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
28.10.2021 16:05

Fra i tanti sconvolgimenti che la pandemia ha portato nelle nostre esistenze, c’è stata anche l’amplificazione – spesso traumatica – della percezione quotidiana della morte. Ci siamo insomma ritrovati a fare i conti con una realtà che il mondo contemporaneo (o, almeno, quello occidentale) tenta sempre più di relegare ai margini. Salvo poi doverla affrontare senza saper bene come. Lo sconquasso virale ha quindi finito per portarci alla riscoperta di un modo diverso di convivere con la morte, non negandola e cercando di esorcizzarla, per inneggiare alla vita. È partita anche da tale considerazione l’iniziativa avviata lo scorso anno – in piena emergenza pandemica – da OSA! Organico scena artistica, che ha pensato di sottolineare in modo significativo la solennità nella quale si ricordano i defunti. È quindi nata «Incanta l’attimo», la mini rassegna inserita nel cartellone autunnale del festival internazionale Voci audaci. Un’iniziativa che ha toccato una corda sensibile. «Tanto che – sottolineano i vertici di OSA! – il pubblico ha espresso grande apprezzamento. L’idea è stata di proporre una celebrazione laica in occasione della solennità dei defunti, col linguaggio universale della musica: un canto di rinascita, nei giorni in cui la natura e le ricorrenze evocano morte».

Una suggestiva cornice

A rendere particolare la manifestazione, che tornerà nei prossimi giorni, è anche la sua cornice. I concerti si svolgono infatti all’interno del perimetro del cimitero di Locarno, andando insomma là dove la presenza della morte è più viva e valorizzando un gioiello della città: la chiesa di Santa Maria in Selva. Il piccolo edificio sacro ospita, fra l’altro, affreschi quattrocenteschi restaurati di recente. Un ambiente ideale per meditare e per riflettere sul significato dell’esistenza e della sua fine terrena.

Tre appuntamenti al giorno

Il programma di «Incanta l’attimo» è strutturato su tre appuntamenti al giorno (con offerta libera), tutti con artisti del territorio e presentati senza amplificazione. Il primo è previsto sabato, alle 15.30, con il Duo Macculi Saracino, che accosta la voce agli strumenti della famiglia della chitarra e del liuto. Alle 16.30 spazio ai canti delle montagne del mondo con il Passamontagne duo e alle 17.30 sarà la fisarmonica di Danilo Boggini a far sentire la propria voce. Domenica alle 15.30 ospiti Riccardo Bianco (sax) e Raffaele Romano (contrabbasso), alle 16.30 il chitarrista Mimmo Prisco e, alle 17.30, voce, canto difonico, zucche d’acqua e percussioni etniche con Oskar Boldre.